Giovanni Ferrari. Ferrarese d’origine, villasantese d’adozione, di origini umili e dal cuore grande. Fumettista, artista, estimatore della genuinità fanciullesca ha trasmesso emozioni e sorrisi sulle labbra dei bambini di tutta Italia animando la fiaba di Luis Sepulveda “La storia della gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”.
In suo ricordo, le associazioni Thuja Lab, Circolo Amici dell’Arte e Controluce, in collaborazione con l’amministrazione comunale, hanno organizzato una serie di tre eventi chiamata “Amricord” prendendo spunto da un suo cortometraggio.
Ieri sera, presso la sede del Caa è stata inaugurata la mostra con alcune delle sue opere, l’una diversa dall’altra per stile, dimensione, soggetto ed emozione.
A presentare la serata, in primis, Claudia Sala, che visibilmente emozionata, ha ricordato l’uomo e l’artista, la sua poliedricità e simpatia: “Siamo tantissimi ed è questa la testimonianza più significativa di come Giovanni abbia inciso nella vita di tutti. Questa mostra non vuole essere una triste commemorazione ma un modo per risentire la sua bella risata”.
La mostra rimarrà visitabile presso la sede fino al prossimo 14 dicembre.
Ugualmente commossa, l’assessore alla Cultura Adele Fagnani, che ha sottolineato la predilezione di Giovanni Ferrari per i bambini: “Giovanni ha emozionato attraverso l’animazione di racconti e personaggi. Così, ha toccato il mondo dell’infanzia per riscoprire e valorizzare la genuinità, la passione, la creatività e la profonda umanità dei bambini, perché è da loro che deve nascere qualcosa di buono, e ha donato la possibilità di emozionarci e sorridere anche a noi, che i bambini non siamo più”.
L’evento dedicato ai più piccoli in ricordo di Giovanni Ferrari, organizzato dall’associazione Kiwilab, si svolgerà oggi pomeriggio, a partire dalle ore 15, in sala mansarda di villa Camperio. Consisterà in un laboratorio di cinema.
Infine, Stefania Cardin, dopo i ringraziamenti di rito, ha ricordato l’evento “Ricordi animati” del prossimo venerdì 30 novembre alle ore 21, che all’Astrolabio vedrà la proiezione di alcuni cortometraggi animati dalla mano di Giovanni Ferrari, presentati dal critico cinematografico Simone Soranna e commentati, tra gli altri, da Bruno Bozzetto e Maurizio Nichetti.
Presenti alla mostra anche la moglie Pina e le due figlie Silvia e Valeria, che, però, hanno preferito rimanere nel silenzio, lasciando che a parlare del padre fossero i suoi stessi quadri.
Una serata quella di ieri, a tutto tondo, “piena” – piena di gente, di emozioni di grandi opere d’arte – per ricordare la giovialità, la simpatia, la semplicità di un artista tanto bravo da regalare le ali.
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