provincia, società

L’amore colora Monza

“Noi siamo qui, qui é la Brianza e la Brianza siamo noi”. Questo è stato il messaggio finale lanciato dal carro in Piazza Cambiaghi, alla fine della lunga parata che ha coinvolto Monza nel pomeriggio di ieri. Un pomeriggio pieno di caldo, sole, afa, ma anche tanti sorrisi, amore e soprattutto colore e musica ovunque. Tutto questo nonostante la notizia del patrocinio “donato e tolto” dal sindaco di Monza Dario Allevi e dal cambio di tragitto del corteo intimato dal Comune e dalla Questura della città. Nulla ha scalfito il corteo, tanto che gli organizzatori di Brianza Pride hanno pure recapitato al Primo Cittadino monzese un mazzo di fiori arcobaleno in segno di perdono nonostante abbia voltato loro le spalle. Tanti sono stati i nomi che hanno preso parte alla manifestazione, numerosi comuni brianzoli (Villasanta, Arcore, Vimercate, Seregno, Usmate e Brugherio tra i tanti), ma anche associazioni (AVIS, Rete Genitori Rainbow ad esempio) e aziende del territorio. Non sono mancati anche gruppi studenteschi (SISM dell’Università Bicocca di Milano o Poliedro del Polimi) e rappresentanti di diversi partiti politici. Perché come dice il nome, “Brianza Pride”, questo è stato un evento creato per tutta la provincia, non solo per Monza.
E a dimostrarlo è stata la gente, il numero spropositato di persone che si è riunito in Piazza Castello (di sicuro molti più dei 3000 prospettati dal Cittadino di Monza nei giorni scorsi) e che ha sfilato al ritmo di musica e dei discorsi per l’uguaglianza e per l’amore. Diritti che ancora oggi in Brianza non sono mantenuti e rispettati, una Brianza tanto ricca, ma così povera di apertura mentale al nuovo e alla libertà sessuale. La mole di persone che si è riunita però può permettere a tutti noi brianzoli (e non solo semplici villasantesi), la possibilità di un futuro di accettazione e uguaglianza per tutta la comunità LGBTQ+. Perché, come più volte hanno sostenuto gli organizzatori sul carro durante la parata, riconoscere e legittimare chi ha un orientamento sessuale “diverso” significa anche legittimare tutti coloro che sono discriminati nel mondo e in Italia, tutti coloro che vivono ai margini. Speriamo quindi che la parata di ieri sia solo l’orgoglioso inizio di una nuova tradizione di Brianza Pride per gli anni a venire.
Rodolfo Pessina

 

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