Speranza e paura si stanno intrecciando in questa ripartenza della Fase 2. Come sta andando ? Stiamo iniziando un percorso di miglioramento che ci porterà verso una estate al mare ? Oppure tra qualche settimana ci dovremo rinchiudere in casa nuovamente, con tanti saluti all’estate ?
Abbiamo chiesto ai nostri concittadini di esprimere le loro riflessioni e di dirci in quali condizioni stanno affrontando questa fase di parziale ripartenza.
Premessa
Il questionario non pretende di avere una validità statistica tale da interpretare con esattezza gli umori della cittadinanza locale. Ciò perché non è stato effettuato su un campione rappresentativo, espressione percentuale di tutte le caratteristiche salienti della popolazione, come di norma i questionari vengono effettuati. Nel nostro caso il campione è casuale, ed è limitato ai nostri abituali lettori che hanno deciso di usare qualche minuto del loro tempo per rispondere alle domande. Pensiamo che possa comunque rappresentare una linea di tendenza, almeno all’interno dei lettori de IL PUNTO. Per trasparenza sulle modalità di realizzazione informiamo che al questionario hanno risposto 188 persone su un totale di 475 che hanno letto l’articolo che lo proponeva.
Il primo dato evidente è una certa stanchezza dei villasantesi rispetto al tema in esame. Questo è deducibile dal fatto che al questionario sulla fase 1 avevano risposto 348 lettori, cioè quasi il doppio quindi di quelli che si sono sentiti di rispondere alla nostre domande relative alla fase 2.
sommario
1. il futuro e l’aspettativa per ciò che potrà avvenire
2. la relazione con il virus
3. i test diagnostici
4. i dispositivi di protezione
5. il tracciamento dei contagi
6. il lavoro e la ripresa
7. le agevolazioni economiche
8. la fiducia nella politica
9. le proposte e le considerazioni dei lettori
1. il futuro e ciò che potrà accadere
C’è un forte clima di preoccupazione. Questo appare evidente dalle risposte. Ben l’85% ha un livello di preoccupazione che supera la media.
La spiegazione in parte si può desumere dalle risposte successive, dove il 21% dichiara di essere preoccupato per una ripartenza troppo anticipata, mentre la metà (49%) pensa che ci siamo avviati verso un percorso obbligato di difficile e coraggiosa convivenza con il virus. In effetti solo una piccola minoranza (5%) si dichiara finalmente sollevato da un lungo e difficile periodo.
Tutto ciò è confermato dalla domanda successiva, che mette in luce più la difficoltà e l’impegno personale e della collettività, più che la fiducia in una soluzione rapida e positiva.
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2. la relazione con il virus
Nei termini di relazione personale con la pandemia non ci sono differenze sensibili rispetto alla stessa domanda posta nel primo questionario. Più della metà non ha incontrato il virus ne in modo diretto, né indirettamente tramite la propria cerchia di conoscenze.
La domanda successiva era motivata dal fatto che spesso molti di noi si sono chiesti se per caso avessero già contratto il virus, anche se in forma lieve o addirittura asintomatica. Era interessante capire quanto questa sensazione tranquillizzante fosse diffusa.
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3. i test diagnostici
Un altro tema di interesse è legato alla effettuazione dei test diagnostici. Molto se ne è parlato, sia dei tamponi sia dei test sierologici. Il nostro campione per la maggior parte ritiene che dovrebbe essere l’autorità sanitaria, overo l’ASST a promuovere delle campagne di massa, alle quali si sottoporrebbero volentieri. Una parte non banale (il 31% per il tampone ed il 12% per il test sierologico), sarebbero disponibili a farlo anche in forma privata se ciò fosse possibile.
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4. i dispositivi di protezione
Un altro argomento di grande discussione è la disponibilità dei dispositivi di protezione, mascherine e guanti di lattice. Purtroppo anche a Villasanta è confermata la difficoltà nel reperirli, nonostante si sia a più di due mesi dall’inizio del lockdown e nonostante le azioni in corso da parte del governo in tal senso.
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5. il tracciamento dei contagi
Siamo in attesa della ormai famosa APP Immuni che, scaricata sul nostro smartphone, dovrebbe indicarci se siamo venuti a contatto con persone positive al virus.
Questa possibilità ha acceso parecchi dubbi e perplessità sul rispetto della privacy. La domanda successiva mette in evidenza cosa ne pensa il nostro campione.
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6. il lavoro e la ripresa
Per quanto concerne le attività lavorative il dato che emerge è che le attività sbloccate con la fase 2 rappresentano una piccola percentuale (solo il 7%), a fronte di un 20% che continuerà a lavorare in smart working. Certo il dato è fortemente condizionato dall’altissima percentuale di pensionati, dato questo che denota una popolazione in età avanzata, ma anche una distribuzione sbilanciata del campione che ha risposto al quesito.
Come era facile prevedere la maggior parte di coloro che sono tornati al lavoro vi si recano con mezzi privati, solo il 2% utilizzerà mezzi pubblici.
Conforta invece il dato che riguarda gli adeguamenti che le aziende hanno dovuto implementare per rendere sicuro il rientro alle attività, infatti solo l% dichiara di essere dovuto rientrare nelle stesse condizioni precedenti, dovendo accettare il rischio di contagio. Un altro 1% ritiene che le mansioni da lui svolte non possano essere eseguite che nel modo in cui lo sono sempre state.
Purtroppo c’è un 3% del campione che non ha potuto rientrare al lavoro perché deve assistere parenti disabili in famiglia, oppure figli minori, che non possono essere assistiti in altro modo.
Altrettanto purtroppo, incrociando questo dato con il genere, si riscontra che tutto il campione che è restato a casa per questo motivo è di sesso femminile.
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7. le agevolazioni economiche
Un dato minoritario ma non irrilevante indica che l’8,5% ha chiesto di poter ottenere il bonus di 600 euro, mentre molto modesto sembra il numero di richieste per le altre agevolazioni.
Desta una nota di preoccupazione invece il dato riguardante il prestito bancario di 25.000 per le aziende in difficoltà. Ciò non per il numero elevato di richieste (il 2,1%), ma perchè solo ad una società su 4 delle richiedenti tale prestito è stato fornito, dando ragione a chi lamenta una grossa difficoltà nell’ottenerlo, al di là delle promesse.
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8. la fiducia nella politica
Interessante è il giudizio sull’operato del Governo sia nazionale che regionale. I risultati sono diametralmente opposti.
Da un lato si conferma l’aspetto fiduciario nei confronti del Governo Conte, che a livello nazionale raccoglie la sufficienza, (dal 6 al 10), per il 73,9%, e dove il voto prevalente è di 7 su 10 per il 24,5%.
Dall’altro lato è evidente la totale sfiducia e il giudizio severo sull’operato del Governo regionale e del Governatore Fontana, che raccoglie l’insufficienza, (dal 1 al 5), per il 74,5%, con una punta dei giudizi negativi di 1 su 10 per il 20,7%.
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9. proposte e considerazioni dei lettori
Nel seguito vengono riportate le note introdotte dai nostri lettori come considerazioni finali del questionario. Le abbiamo riportate esattamente come sono state introdotte, eliminando solo alcuni strafalcioni evidenti, per trasferire il più possibile in modo fedele quanto si è voluto esprimere.
Secondo me si potrebbe convertire qualche cestino dei rifiuti da per gettare guanti separatamente dal resto, alla stregua dei sacchetti di plastica un tempo banditi. Cercare nel limite di non usare l’auto favorendo bici o scooter. Coinvolgere nel piccolo paese i cittadini per attività di aiuto alla popolazione (su base volontaria) per piccole attività ad anziani o bisognosi.
Al governo ci sono dilettanti che ci hanno tolto tutti i diritti costituzionali e non sono capaci di aiutare i propri cittadini
Ancora folle in fase 2 fuori dai bar edicole e tabacchi.
Apriamo SUBITO il cimitero di Villasanta!
Burocrazia che rallenta, troppo tempo tra il dire ed il fare; problemi non risolti anche per storici errori e imperizie (volute?) mai rimediati (da nessuno! dx o sx), che hanno aggravato la gestione dell’emergenza; incompetenza da una parte e creduloneria dall’altra, numeri usati male e non spiegati; classe politica che “approfitta” e pensa soprattutto al tornaconto di parte; mi fermo ma l’elenco sarebbe lungo. Un’ultima cosa anche il nostro comune ha fatto una magra distribuendo anche mascherine fai da te, inutili o peggio dannose!!
Che incominci per chi ha altre patologie le visite e gli esami medici in ospedale.
dal 4 maggio c’è gente che non ha capito quello che sta succedendo girando a zonzo senza precauzioni commercianti che servono clienti senza seguire le dovute direttive ma spero che ne usciremo senza ulteriori danni
DESIDEREREI CHE LE CONSIDERAZIONI FOSSERO SEMPRE PIU’ CHIARE
Dobbiamo capire che anche con la fase due non è finito, usciamo solo per lavoro per far muovere l’economia e gli altri usciamo quando serve con le precauzioni dovute
domande troppo basate su impressioni personali senza dati oggettivi
“Dopo le prime domande, ho completato il sondaggio solo perché c’era la possibilità finale di note libere. Apprezzo molto l’idea ma non si fanno così i sondaggi: domande troppo articolate e complesse (poi impossibili da confrontare), intere categorie tralasciate, eccessiva analiticità su altre. Fatelo, ma fatelo bene. Grazie.”
Dovrebbero spiegare in maniera più chiara l’utilità delle mascherine (dato l’inversione di tendenza dall’inizio ad ora) soprattutto perché molti di noi non la usano in maniera corretta e per altri è un gioco.
è giusto procedere con cautela ma dobbiamo essere ottimisti, il virus non durerà per sempre. Inoltre dobbiamo avere fiducia sulle nuove cure e il vaccino non è la soluzione.
È vergognoso che non ci siano diagnosi certe tra i sintomatici e che i loro familiari non siano messi in quarantena
Evitare assembramenti, non abbassare la guardia
far rivedere la scuola ai bambini che concludono un percorso e a chi ha appena cominciato
Gran parte del successo della convivenza con il coronavirus sarà dovuto alla responsabilità di tutti nel rispettare le regole come mascherina e distanziamento, cosa che ora non vedo
il Governo ha dimostrato totale inadeguatezza, impreparazione, incapacità
Io lavoro in un negozio della galleria Gigante e li mi sembra che la situazione sia fuori controllo, l’afflusso dei clienti che entrano nel supermercato è raramente controllato con la conseguenza di vedere troppe persone contemporaneamente all’interno con conseguenti affollamenti nelle corsie.
La mia preoccupazione è soprattutto per la situazione socio economica.
“La preoccupazione non è derivante dal VIRUS ma da come è stata affrontato nella mia regione ed in alcuni casi dalla mia nazione: RSA ove sono stati messi infetti, (per ignoranza o per eliminare costi?) e questo ha generato infezioni e morti tra gli anziani, l’aver esternalizzato in altre nazioni le produzioni, cosa che ci impedisce di essere autonomi, la mancanza di fiducia nell’Europa (che copia il made in Italy, ci fa macerare arance e latte e quando dovrebbe sostenere fa il contrario), paura che da altre nazioni, cogliendo il momento di difficoltà italiano vengano acquistate aziende e attività commerciali, tagli alla sanità e sovvenzione del privato e poi il privato che chiede 120 euro per un tampone, sono preoccupata del vedere che l’Italia e soprattutto la Lombardia applica il sistema neoliberista. Ho molta paura perché nel sistema neoliberista le persone divengono dei pezzi di ricambio
SONO MOLTO PREOCCUPATA”
La raccolta delle macerie sarà estremamente difficoltosa
Maggiori controlli per fare rispettare le regole a chi si sente superiore al virus.
Mi piacerebbe una comunicazione che dia spazio a un maggior ottimismo
Necessitano assolutamente il test degli anticorpi, soprattutto per i famigliari che sono stati a stretto contatto con un congiunto che ha avuto il virus, per verificare se hanno avuto anch’essi il virus e sapere nel caso se siano immuni.
Non ho più fiducia nelle istituzioni
Occorre prudenza e consapevolezza da parte di tutti, chi decide da sé crea problemi a tutti gli altri. Impariamo ad avere pazienza e a guardare lontano.
Per i bambini che sono stati abbandonati dalle istituzioni
Per proseguire regole chiare e condivisione e rispetto delle stesse da parte di noi cittadini con autocontrollo e serietà. Tra i controlli auspicati e da implementare in attesa del vaccino chiederei tamponi e test sierologici almeno per le persone più fragili (anziani, ammalati cronici) e per le categorie a rischio (medici, infermieri, operatori sociali, servizi pubblici)
Perché con l’avvio della fase 2 il comune di Villasanta (a differenza di molti altri comuni) NON ha riaperto il cimitero???
Perché controllare il prezzo delle mascherine se basta un foulard naso e bocca? Arcuri si è impegnato solo in questo?
“Più severità nelle pene per violazioni e purtroppo pochi controlli da parte delle forze dell’ordine e polizia municipale. Almeno qui a Villasanta. La salute ha priorità sull’economia
i negozianti che si lamentano così come bar e ristoranti, dovrebbero fare uno sforzo in più e capire che se la gente si ammala non avranno clienti, forse non guadagneranno come gli altri anni ma anche la loro salute sarebbe più tutelata.
Poca fiducia nel prossimo. Se allenteranno i controlli aumenteranno i contagi
Poca libertà. Per che non si può girare in moto? Mentre i ciclisti possono andare al lago o dove gli pare?
“PRENDO LE DOVUTE CAUTELE COME DISPOSTE DAL GOVERNO, PERO’ SI SENTONO NOTIZIE MOLTO DISCORDANTI CHE NON TI FANNO COMPRENDERE BENE LA SITUAZIONE. PER MIA TRANQUILLITA’ E DELLA MIA FAMIGLIA VORREI ESEGUIRE (COME HO GIA’ SPECIFICATO) GLI ESAMI DEL CASO.”
Puntare sulla green economy, più biologico meno pesticidi, piantare alberi, no cemento. Chiudere i supermercati la domenica e le feste. Non tornare alla normalità ma approfittare di questa terribile esperienza per migliorare l’ambiente e le strutture ecologiche. Utilizzare aree di ex industrie o capannoni vuoti per il riciclaggio dei “rifiuti” (es. rilavorazione di pannoloni ecc., lavorazione della plastica e microplastica). Promuovere sul territorio ristorantini bio e/o vegan. Ci siamo sentiti in GABBIA allora perché continuiamo a tenere animali nei circhi, perché non chiudiamo zoo e delfinari? Grazie.
quello che ho scritto al punto 19
Resistere
Riprendere le visite e gli esami medici in ospedale.
Saluti!
Si dovevano coinvolgere sul territorio comunale tutte le associazioni di volontariato per dare aiuto a chi ha bisogno
siamo una comunità abbastanza corretta (vista da casa)
Sono delusa di questa situazione poveri bambini non c’è futuro
Spero che presto possa tutto rientrare…anche se non si potrà parlare di normalità. Sarà tutto da reinventare
Troppe persone non tengono le distanze di sicurezza… Troppe promesse non mantenute dal Governo… Che delusione
Troppi assembramenti a Villasanta
Troppo gioco politico e il popolo italiano ci rimette e loro stanno sempre bene
Vedo che a livello familiare sono state allentate troppo le attenzioni, le persone non vedono i propri familiari come possibili contagi.
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