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La nuova presidente dell’ANPI di Villasanta

Villasantese di adozione, 58 anni, una laurea in Sociologia e un lavoro da assistente sociale in un piccolo Comune della Brianza, Lorenza Gobetti è la neo-presidente della sezione ANPI “Albertino Madella” di Villasanta, fondata a fine 2010 e passata – nel giro del decennio – dai 35 iscritti iniziali agli attuali 147, quasi equamente divisi fra uomini e donne. Questa, rilasciata a Il Punto, è la sua prima intervista.

Che cosa c’è all’origine del suo impegno nell’ANPI?
Direi innanzitutto la cultura familiare antifascista, che parte da lontano. Parte dall’impegno di un giovanissimo zio, staffetta partigiana, caduto diciottenne proprio nei giorni della Liberazione. Il suo esempio e il suo ricordo sono rimasti vivissimi e per noi era dunque naturale testimoniare i valori della Resistenza e della Repubblica democratica. Il mio impegno attivo nell’ANPI inizia con la costituzione della sezione di Villasanta, che ho contribuito a fondare e che ora mi trovo a guidare insieme al nuovo Direttivo.

Fatte salve le limitazioni dovute all’emergenza Covid, quali saranno i temi e di conseguenza le iniziative che caratterizzeranno la sua presidenza?
Ci sarà senz’altro una continuità con quanto fatto fino ad oggi: i Viaggi della Memoria nei luoghi dove è avvenuto lo sterminio nazista e le testimonianze nelle scuole sulla Resistenza e sulla Costituzione sono una parte essenziale del nostro stesso continuare ad esistere come Associazione Partigiani e li
riprenderemo non appena sarà possibile. Faremo lo stesso per le visite al Binario 21 della stazione Centrale di Milano. Per i Viaggi non andremo solo ad Auschwitz, che è stata la meta dei quattro realizzati fino ad oggi, ma sceglieremo anche campi di sterminio meno noti ma ugualmente importanti per allargare la conoscenza di quanto avvenuto; ci piacerebbe anche organizzarne alcuni destinati specificamente ai ragazzi magari in collaborazione con una scuola. Continueremo infine a coltivare il rapporto con l’Amministrazione Comunale che è particolarmente collaborativo e proficuo.

E’ stata inaugurata pochi giorni fa la nuova sede in piazzetta Erba. E’ un traguardo?
In un certo senso sì perché rappresenta l’avvenuto radicamento nella società civile di Villasanta, che è particolarmente attiva e vivace. La sede – una volta superata l’emergenza – sarà aperta una sera alla settimana e noi speriamo non solo per gli incontri fra gli iscritti. La immaginiamo come un punto di riferimento per tutti coloro che si riconoscono nei valori dell’antifascismo e della Resistenza e che invitiamo fin d’ora ad avvicinarsi e a frequentarla.

Che cosa direbbe a un giovane per convincerlo ad iscriversi all’ANPI?
Che domanda difficile! Raggiungere i giovani è la parte più complicata dell’attività e la fascia più ampia dei nostri iscritti ha un’età compresa fra i 46 e i 70 anni. La mia generazione si è trovata coinvolta nella politica quasi naturalmente ed era molto più partecipe. Erano gli anni dell’impegno, del leggere il giornale alla scuola superiore, dello schierarsi e del manifestare: il clima di allora non lasciava indifferenti e c’era la consapevolezza di quali fossero i cardini dello Stato democratico. Oggi è evidentemente diverso.
Da mamma di un adolescente, che insieme ai suoi compagni è in difficoltà per la pandemia e le limitazioni che comporta, lo inviterei a riflettere sul valore della libertà individuale, sul diritto alla scuola, su ciò che “mi riguarda da vicino”, sul rispetto degli altri e di se stesso che oggi significa mettere la mascherina ma che, nel profondo, attiene alle regole fondamentali della convivenza civile oggi come ieri.

La presidenza Gobetti porterà uno specifico femminile?
Me lo auguro. Oggi nel Direttivo siamo in 2 ma presto raddoppieremo la presenza femminile. Già la presidenza Franchini non trascurava il tema di genere, penso alla mostra sulle donne della Costituente; andremo avanti su questo filone e approfondiremo l’apporto delle donne alla Resistenza.
Intanto, vorrei rivolgere un pensiero affettuoso a Carla Nespolo (recentemente scomparsa n.d.r), prima donna presidente nazionale dell’ANPI, che ha svolto il suo ruolo con grande impegno e con grande passione.

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