ANPI

E’ il 25 Aprile

Ed è così che in questi ultimi giorni di Aprile, passeggiando per le vie del centro, scorgeremo nelle vetrine dei negozi i pannelli che raccontano la vita e le vicende di donne e uomini che hanno fatto la Resistenza.

Sono i pannelli della mostra che l’ANPI di Villasanta, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, ha realizzato in occasione di questo 25 Aprile, il settantaseiesimo anniversario della Liberazione, il secondo la cui celebrazione deve fare i conti con le restrizioni e le normative anti Covid.

Il percorso racconta le storie di personaggi celebri come Antonio Gramsci, ma anche di figure locali che hanno partecipato alla Lotta di Liberazione.

Sono 28 i commercianti che hanno aderito all’iniziativa e che hanno condiviso l’intento di rendere omaggio a tutti coloro che, in ogni tempo e in ogni condizione, seppero mettere i valori di Pace, Libertà e Giustizia al di sopra di ogni cosa, persino dell’incolumità propria e dei propri cari.

La mostra, che rappresenta solo una piccolissima parte delle 3000 biografie raccolte dal sito dell’ANPI nazionale, nata per essere esposta in Villa Camperio, si trasforma così in una esposizione diffusa e distribuita, ritrovando, quasi simbolicamente, il respiro e l’ampiezza che il movimento resistenziale ha rappresentato, nel riscattare la dignità del nostro Paese, offeso dal  ventennio di regime fascista e dalla sanguinosa occupazione nazista.

Chi volesse invece visitare la mostra on line può farlo qui http://www.anpivillasanta.it/donne-e-uomini-della-resistenza/index.html

Sul filo della memoria e del ricordo si muove anche l’iniziativa, di sabato 24 Aprile, E’ questo il fiore che invita a ripercorrere i luoghi villasantesi dedicati alle persone che ci hanno dato un futuro.

Un itinerario che partendo dal cimitero di Villasanta con un omaggio a Don Giacomo Gervasoni e a Antonio Appiani, lega i siti dove sono state collocate le pietre di inciampo in ricordo dei villasantesi che hanno vissuto direttamente l’esperienza resistenziale, si snoda tra gli spazi dedicati e le vie intestate a celebri antifascisti. Si parte, in bicicletta alle 14,30.

La celebrazione ufficiale, anche se in forma ristretta, nel rispetto della normativa anti covid, si svolgerà il 25 in piazza Martiri della Libertà alle 10,30 con la posa della corona di alloro al Monumento ai Caduti e proseguirà alle 11,30 nella chiesa di Sant’Anastasia con la messa di suffragio ai caduti.

Non ci sarà il corteo, non ci sarà la piazza gremita, non ci sarà il concerto della banda, ma il 25 aprile è una giornata simbolo da festeggiare, da onorare, da celebrare.

Poco meno di un anno dopo, il 22 aprile del 1946, il governo italiano guidato da Alcide de Gasperi stabilì che il 25 aprile sarebbe stata festa nazionale. Da quel giorno, il 25 aprile è diventato un simbolo di libertà, ma anche di speranza e di fiducia nel fatto che anche una situazione disperata grazie all’impegno di tutti potrebbe migliorare. E il messaggio, che invita a tenere duro e resistere, è ancora più importante alla luce del momento difficile che stiamo vivendo.

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