Riceveranno 150 euro per ogni profugo ospitato, che il Comune preleverà dal fondo del 5×1000 donato dai contribuenti.
Lo ha deciso all’unanimità il Consiglio Comunale, che ha così voluto riconoscere un rimborso economico, ma anche manifestare il ringraziamento di tutta la comunità alle 14 famiglie villasantesi presso le quali hanno trovato accoglienza i 34 profughi che hanno scelto il nostro paese per allontanarsi dalla guerra e vivere in un luogo sicuro.
I 5.100 euro complessivamente stanziati verranno erogati una tantum a parziale copertura delle spese burocratiche sostenute per l’accoglienza.
Lo slancio di solidarietà verso chi si è trovato costretto ad abbandonare il proprio Paese a Villasanta si è concretizzato nell’azione diretta delle famiglie che hanno autonomamente ospitato uomini, donne e bambini ucraini. In molti di questi casi i contatti sono avvenuti attraverso le badanti che hanno fatto da tramite con parenti e amici in fuga.
Anche l’associazione solidale villasantese Lele Forever ha offerto il proprio sostegno e ospita tuttora, nella Casa di Lele e Lory di via Tronto a Monza, Anastasja e Juri (i nomi sono di fantasia per la necessaria riservatezza): una mamma con il figlio dodicenne arrivati l’8 marzo in fuga dalla prima ondata di bombardamenti, che ha colpito la zona a ovest di Kiev.
“Come è noto – racconta al Punto Roberto Brandazzi, presidente della Lele Forever – nella nostra Casa ospitiamo persone con malattie oncoematologiche che arrivano a Monza per farsi curare e hanno necessità di un alloggio, ma non abbiamo voluto sottrarci a queste emergenza, e abbiamo messo a disposizione una camera e l’uso degli spazi comuni, considerando anche che il ragazzo ha avuto in passato un problema di salute, ora fortunatamente in remissione.”
In questi mesi, Juri ha continuato a partecipare in DAD alle lezioni della sua classe in Ucraina, e ha seguito, sempre da remoto, un corso di italiano “e così – nota Brandazzi – stiamo piano piano superando l’ostacolo della lingua, Juri impara velocemente e riusciamo a non affidarci soltanto al traduttore automatico che troviamo su internet.”
Ma se un primo scoglio si va appianando, restano però le incombenze burocratiche che “finora purtroppo – sottolinea Roberto Brandazzi – fanno parte delle nostre conversazioni quotidiane tra documenti da tradurre, qualcosa che è andato perso e ha dovuto essere rifatto, rilascio della tessera sanitaria, visite mediche da prenotare.”
Anastasja, che è economicamente autonoma grazie ad una pensione, spera di tornare presto e raggiungere il marito, che non ha potuto seguirli ed è rimasto con l’esercito in Ucraina, ma ha comunque richiesto la protezione temporanea ed è in attesa del suo rilascio. Se tornare sarà troppo pericoloso, Juri a settembre potrà così frequentare una scuola di Monza.
“Come associazione – conclude Brandazzi – siamo abituati a gestire le emergenze di chi si appoggia alla Casa di Lele e Lory ma, proprio perché conosco la situazione, mi sento di dire che le famiglie ospitanti sono state non solo generose, ma anche coraggiose perchè sicuramente gestire gli aspetti burocratici e di convivenza non è una cosa facile.”
Dall’inizio della guerra, secondo i dati UNCHR, 7,3 milioni di ucraini hanno abbandonato il proprio Paese e 3,2 hanno chiesto la protezione temporanea dell’Unione Europea. L’Italia ne ospita attualmente 126.000, 97.000 dei quali hanno richiesto la protezione temporanea, che assicura la permanenza di 1 anno nel Paese ospitante.
Le tante guerre in corso nel mondo, la circolazione legale e illegale delle armi, i civili costretti ad abbondare la propria casa e a vivere nei campi profughi in condizioni limite, sono state al centro di Guerra e Pace, la serata di anticipazione del Festival delle Geografie promossa dalla Casa dei Popoli in Villa Camperio, che ha visto gli interventi di Raffaele Crocco, direttore dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti e autore del libro Ucraina 2022: la guerra delle vanità, e del reporter di guerra Emanuele Giordana.
Il tema verrà ulteriormente trattato durante il Festiva nelle giornate dal 15 al 18 settembre.
Per chi volesse contribuire alle necessità dei profughi ospitati a Villasanta, è ancora attivo il conto corrente dedicato presso
BPER BANCA SPA – FILIALE ARCORE
INTESTATARIO: PARROCCHIA DI SANT’ANASTASIA
IBAN IT52B0538732430000003559767
CAUSALE: EMERGENZA UCRAINA
Foto di copertina di Katie Godowski da Pexels