cultura

L’otto marzo non è finito: arrivano le Sibille, Maila Ermini ci riporta Carla Lonzi , all’Astrolabio le scale faranno bene al cuore

Continua a dipanarsi il lungo filo de L’otto marzo sempre, la rassegna di iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale – con il contributo anche di alcune fra le più attive organizzazioni e associazioni presenti in paese – che ha esteso a tutto il mese la riflessione incentrata sulla Giornata mondiale per i diritti delle donne.

Questo fine settimana è stata la volta di Whit.h A tavola nel prato, la performance in un giorno di Marta Valtolina dove il bianco è il colore dominante di un pasto conviviale che riunisce un gruppo di donne attorno a una tavola, dove ognuna di loro esprime se stessa nei gesti quotidiani della cura nell’apparecchiare, nella lettura di libri, nel riporre stoviglie e tovaglie dopo averle usate.

Un momento della performance. A sinistra Marta Valtolina

Ambientata nella sala mostra di villa Camperio – allestita con i dipinti realizzati dalla stessa Valtolina e dalle sue allieve di una classe IV del liceo artistico delle suore Preziosine di Monza – la performance ha visto la partecipazione anche di Maria Anastasia Colombo, che ha presentato una nuova serie di opere tessili, appositamente realizzata per l’occasione nella tavolozza del verde e dell’azzurro.

Wit” – scrive Marta Valtolina nel flyer che accompagna l’avvenimento – come “spirito, arguzia, umorismo, verve” ma anche “wit.h” con l’aggiunta di un punto che rimanda al “come stare insieme, andare insieme, pensare insieme.”

Se l’idea di mettersi a tavola nel prato è nata dalla collaborazione creativa tra donne di diverse età: amiche, colleghe, studentesse, la mostra La rivoluzione delle Sibille – che verrà inaugurata sabato prossimo, alle 11, sempre in villa Camperio e sarà visitabile fino al 29 negli orari di apertura della biblioteca – è invece dedicata a 27 donne che “hanno tracciato un segno con la loro esperienza personale e intellettuale, rivoluzionando i rapporti umani, sociali e con la natura”. Saranno 27 pannelli, uno per ciascuna di loro, a raccontare la loro vita e la storia in una galleria – ideata dalla Casa della Poesia di Monza – che unisce politiche, filosofe, giornaliste, scrittrici e scienziate.

Il giorno successivo, domenica 23, alle 16, nella sala congressi di villa Camperio torneranno a risuonare le parole e i pensieri di Carla, Lonzi – critica dell’arte, filosofa e saggistagià introdotti, la settimana scorsa, dalla conferenza di Annarosa Buttarelli, profonda conoscitrice del suo pensiero e curatrice della riedizione delle sue opere.

La pensatrice sarà la protagonista di “Carla Lonzi sono io“, lo spettacolo – in forma di radiodramma – dedicatole dall’attrice Maila Ermini del Teatro La Baracca di Prato.

Chiude il palinsesto Al cuore fa bene fare le scale, una conversazione fra musica e parole con Emanuela Mancino, docente di Filosofia dell’educazione all’università di Milano Bicocca e la cantautrice Diana Tejera, venerdì 28 marzo, alle 21, al cineteatro Astrolabio, proposto da cooperativa Controluce.

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