Ritardi, cancellazioni improvvise, affollamento, insicurezza sono il pane quotidiano dei pendolari che viaggiano con Trenord, la società che gestisce le ferrovie lombarde a cui la Regione ha appena rinnovato il contratto per altri 10 anni, senza ricorso alla gara e con un aggravio di costi.
Lo denuncia, ancora una volta, il Partito Democratico che ha dato vita a una settimana di mobilitazione e di vicinanza ai lavoratori, agli studenti e a tutti gli utenti di un servizio ferroviario per il quale – nonostante le promesse – non si vedono sostanziali miglioramenti.

Non fa eccezione la linea S7 – il Besanino – l’unica che serve la stazione di Villasanta e collega Lecco con Milano Porta Garibaldi: in gran parte ancora a binario unico; costellata da passaggi a livello che – nei casi, non infrequenti, di guasto – causano grandi ritardi nelle ore di punta; non ancora dotata – nonostante le richieste e i solleciti del Comune – del mezzo che facilita la salita e la discesa dai treni agli utenti disabili; con corse limitate a Monza nella stagione estiva.
Fatto quest’ultimo che mette in difficoltà chi lavora, costringendolo a un cambio aggiuntivo, e sostanzialmente vanifica, per chi arriva da Milano, la possibilità – sbandierata nella nuova denominazione di Villasanta Parco – di arrivare in paese in treno per entrare al Parco reale dalla porta di Villasanta.
Questi e altri sono stati gli argomenti di cui hanno discusso i militanti del circolo Pd di Villasanta con i pendolari che ogni mattina affollano la banchina in direzione Milano.
“Il 2023 è agli sgoccioli – denuncia il volantino – è tempo di bilanci” e elenca tutte le voci negative di una gestione che si conferma ancora poco attenta ai bisogni degli utenti ma che ha aumentato del 20% lo stipendio al suo amministratore delegato: oggi guadagna 627.000 euro l’anno.
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