C’è una tutela in più per le aree verdi e agricole del nostro Comune.
È quella del Parco della Valle del Lambro, arrivata a metà ottobre “dopo una attesa di oltre 6 anni”, come ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica, Carlo Sormani, rispondendo – nell’ultimo Consiglio comunale – all’interrogazione presentata dalle consigliere di maggioranza Patrizia Bestetti e Laura Cesana.
Le domande poste all’assessore hanno preso spunto dalla comunicazione, diffusa da Regione Lombardia, dell’approvazione dell’ampliamento del Parco regionale della Valle del Lambro, con l’inserimento nel perimetro dell’area protetta di nuovi 436 ettari di terreno, compresi fra i Comuni di Villasanta, Concorezzo, Arcore e Macherio.
Per la sola Villasanta si tratta di circa 63 ettari, vale a dire oltre 600.000 metri quadri, che per la maggior parte erano inseriti, in passato, nel disciolto Parco della Cavallera.
Gli appezzamenti in questione, come specificato dall’assessore, sono i seguenti:
- area posta a nord del territorio comunale con destinazione agricola nel vigente PGT e individuate nel PTCP della Provincia di Monza e Brianza in Rete verde di ricomposizione paesaggistica (RV) tra via Della Vittoria e via Vecellio in prossimità del centro commerciale (1,76 ettari);
- aree poste a nord est del territorio comunale, già facenti parte dell’ex PLIS della Cavallera, con destinazione agricola nel vigente PGT e individuate nel PTCP della Provincia di Monza e Brianza quali Ambiti Agricoli Strategici (AAS) e Rete verde di ricomposizione paesaggistica (RV) – 32 ettari;
- aree poste ad est del territorio comunale e ad est della strada provinciale SP 60, già facenti parte dell’ex PLIS della Cavallera, con destinazione agricola nel vigente PGT e individuate nel PTCP della Provincia di Monza e Brianza quali Ambiti Agricoli Strategici (AAS) e Rete verde di ricomposizione paesaggistica (RV) – 8 ettari;
- aree poste sud del territorio comunale con destinazione agricola nel vigente PGT e individuate nel PTCP della Provincia di Monza e Brianza quali Ambiti Agricoli Strategici (AAS) e Rete verde di ricomposizione paesaggistica (RV) e rientranti nel corridoio ecologico secondario – 20 ettari.
“Si tratta – ha sottolineato Carlo Sormani – dunque di aree quasi del tutto libere, se si eccettuano alcuni insediamenti connessi all’agricoltura. Guardando al futuro, il loro inserimento nel Parco Valle Lambro fa sì che venga un posto un vincolo ancora più rigido sulla loro non trasformabilità. Inoltre, permette di inserire un nuovo livello autorizzativo e di controllo per qualsiasi intervento, oltre a quello già applicato dal Comune di Villasanta. Insomma, più tutela e più vigilanza.“
“Dicevo però – ha aggiunto con una nota polemica – che ci sono voluti ben sei anni affinché Regione Lombardia formalizzasse questo ingresso. Ci è stato spiegato che le pratiche sono lunghe, che le richieste dei Comuni erano tantissime dato l’obiettivo di far rientrare il 30% del territorio lombardo sotto la protezione dei parchi regionali, e che per ogni pratica è necessaria triangolazione tra tre enti : Regione, Comune, Parco. Tutto vero, ma ci sarebbe piaciuto che questo processo avesse esito più rapido.“
Con il provvedimento regionale, la superficie villasantese tutelata dal Parco – che fino a poche settimane fa era di 48 ettari – è ora più che raddoppiata; il Parco della Valle del Lambro comprende oggi 3 province – Como, Lecco, Monza e Brianza – e 37 Comuni con una estensione complessiva di oltre 8mila ettari.
Leggete qui https://www.ilpuntovillasanta.it/2024/11/14/a-proposito-delle-aree-inserite-nel-parco-valle-lambro/ l’approfondimento urbanistico del nostro collaboratore, Pino Timpani.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.