associazioni, La Speranza

“Autonomi(Amo)”

Autodeterminazione, distacco dalla famiglia di origine e dalle figure di riferimento e mutuo aiuto tra persone diversamente abili. Sono questi gli obiettivi del progetto “Autonomi(Amo) avviato ad ottobre dall’associazione Amici della Speranza e finanziato dalla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza. Il progetto è stato presentato questa mattina in Comune da Luigi Losa a rappresentare la Fondazione, Francesco Radaelli dell’associazione, il sindaco Luca Ornago e l’assessore alla Persona, Laura Varisco che hanno fatto gli onori di casa e la coordinatrice del progetto, Mariangela Cambiaghi. E se Radaelli ha ringraziato la Fondazione per il finanziamento quasi inaspettato (12mila euro pari al 60 per cento del costo totale), Losa ha sottolineato come “la speranza è sì una cooperativa, ma anche una virtù ed è il carburante per continuare a credere nella vita”. Autonomi(Amo) nel concreto si propone di far sperimentare un percorso di autonomia a 25 persone diversamente abili, affinchè vivano un’esperienza di vita adulta, auspicabile anche per il loro futuro.

Un momento della presentazione del progetto AutonomiAmo

Tra le azioni del progetto il “Pranzo domenicale a casa di amici”: alcune famiglie si rendono disponibili, una volta al mese, a condividere il loro pranzo domenicale al quale seguirà un pomeriggio di giochi e allegria, con l’aiuto dei volontari presso la sede dell’associazione Amici della Speranza. Ma anche una vacanza estiva, cioè una settimana di soggiorno al mare. Ricordiamo che il progetto è sostenuto dall’amministrazione comunale, questo perché per realizzare le azioni proposte occorre creare le giuste sinergie, coinvolgendo l’Ente locale e la cittadinanza. In particolare il progetto vorrebbe sviluppare il “Durante di noi”, cioè un’esperienza di autonomia che prevede la possibilità di passare due notti consecutive fuori casa. Tale esperienza nel tempo, potrà vedere l’aumento delle notti da trascorrere lontani dalla famiglia e coinvolgerà 8 persone (4 donne e 4 uomini). C’è poi “l’accompagnamento dei genitori e familiari”, ovvero incontri periodici durante l’anno per verificare la “tenuta” della famiglia, confrontando esperienze e condividendo le difficoltà così da garantire un supporto psicologico. Inoltre la “Serata insieme con i miei amici” che farà provare a chi non ha partecipato al “Durante noi” l’esperienza del dormire fuori casa una notte, sostenuti da un educatore e un volontario. Infine il “Pranzo e/o cena a casa dei miei amici”, cioè la proposta per 3 donne che già vivono in autonomia in una situazione abitativa stabile, l’obiettivo è quello di sperimentare la condivisione di piccole occasioni di incontro e autogestione favorendo l’invito presso la propria abitazione. Concludendo questo progetto vuole affrontare il problema del “Dopo di noi” in modo graduale, favorendo l’autonomia personale e puntando proprio su questa per arrivare ad una vita adulta, slegata da quella della famiglia di origine.  Per sostenere il progetto è possibile effettuare un bonifico sui seguenti conti correnti intestati alla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus, con causale: “Autonomi(AMO)”:
Banca Popolare di Milano – Iban: IT03 Q05034 20408 000000029299
C/C postale 1025487529

Per informazioni: Associazione Amici della Speranza, Tel: 039305417
Email: amici.della.speranza@alice.it

One Comment

  1. e’ un grande progetto!Così si dimostra che non si tratta di “buonismo” inutile ma semplicemente di ” comportamento umano ” quello dei villasantesi che si oppongono correttamente all’imitazione degli aspetti negativi della società statunitense che dando le armi a tutti senza il minimo controllo favoriscono le stragi cioè il predominio degli istinti sul dialogo razionale.
    Personalmente credo che lo slogan PRIMA GLI ITALIANI sia stupido ed egoista. credo sia meglio PRIMA GLI ONESTI E CHI HA BISOGNO ( dopo i disonesti indipendentemente dal colore della pelle )

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