Le avventure di giovani esploratori e di donne avventurose: due incontri dal sapore emozionante e vagamente nostalgico, tenutosi nel pomeriggio di domenica 22 settembre sotto il portico di Villa Camperio nell’ambito del Festival delle Geografie.
Viaggi Diversi – Nuove didattiche per la geografia
I ragazzi delle classi 5° D, 4° D e 4° E dell’istituto scolastico Vanoni di Vimercate hanno raccontato i viaggi effettuati qualche mese fa nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, rispettivamente, nel Marocco e nel Caucaso, fra Armenia e Georgia.
Prima di partire i ragazzi hanno frequentato appositi percorsi di formazione per approcciarsi al meglio al viaggio, sia dal punto di vista logistico sia dal punto di vista culturale.
I giovani esponenti hanno condiviso aneddoti divertenti e spiegato alcuni dettagli sul paesaggio e sul territorio, sugli abitanti, sulle prelibatezze culinarie e sui lavori tipici locali.
Dall’esposizione sono trasparite la grande attenzione e la forte curiosità con cui ragazzi si sono approcciati alle esperienze vissute durante il viaggio.
“Sono stati giorni molto intensi, in cui ci ha colpito il cambiamento radicale di culture a distanza di pochi chilometri”, “È stata un’esperienza bellissima sia per la formazione sia per l’aspetto emotivo”, “Il viaggio ci ha consentito di confrontarci con i professori anche su temi che si volevano e non si “dovevano” affrontare approfondendo anche con loro rapporti di amicizia”, ” Dopo il viaggio è cambiato il modo di vedere i professori e quindi anche la scuola”, “Abbiamo imparato che si possono valorizzare i luoghi che è causa di guerre o situazioni economiche sfavorevoli oggi sono screditati”.
Il docente ha spiegato che l’idea del progetto era proprio quella di responsabilizzare i ragazzi, dando loro la possibilità di fare esperienze pratiche per sviluppare le competenze trasversali che potranno essere utili nel mondo del lavoro. I ragazzi hanno confermato che effettivamente da queste esperienze hanno imparato molto.
Il viaggio su due ruote tra lentezza e avventura
“Ci piace pedalare portando dietro il messaggio che la bicicletta è democratica, libera e sostenibile ed è uno dei simboli per eccellenza dell’emancipazione femminile. Viaggiare in bicicletta è incontrare persone e ammirare la bellezza, non gareggiare per arrivare prima alla meta. Il ciclismo stimola adrenalina ed è fare sport nella natura selvaggia: le emozioni personali sono indescrivibili”.
Si sono presentate così Linda Ronzoni e Silvia gottardi, “Cicliste per caso”, che fin da subito hanno tributato la loro passione per la bicicletta alla ciclista Alfonsina Strada, simbolo dell’emancipazione femminile per aver fatto il giro d’Italia nel 1924.
Per raccontare i loro viaggi, oltre che le storie e le avventure delle grandi cicliste del passato, da tempo hanno aperto il blog “Cicliste per caso”.
Le cicliste hanno raccontato le esperienze di fatica ma anche di grande soddisfazione percepite durante le loro trasferte. Hanno viaggiato, loro sole, in tutta Italia e in tutta Europa, oltre che in America e in Patagonia. Così, vorrebbero aprire la strada all’idea che le donne possono spingersi a muoversi da sole, con coraggio e scaltrezza, senza il sostegno di un uomo.
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