Se fosse stato un lunedì come gli altri, la sveglia sarebbe squillata alle sette per essere fuori di casa alle otto, alle 8.31 a Sesto – almeno secondo l’orario ma nella realtà un po’ dopo – alle nove in ufficio. Ma non è un lunedì come gli altri e non è nemmeno un semplice lunedì da smart working. Questo è il primo lunedì della Lombardia zona rossa e della responsabilità forte di ognuno.
Villasanta è bigia e silenziosa mentre digito sui tasti del pc e rispondo al cellulare.
Il mio ultimo passaggio dalla stazione di Sesto risale a giovedì sera: c’è ancora luce, ci teniamo a distanza e – complici forse una prima aria di primavera e l’idea che all’aria aperta si rischi di meno – tendiamo ad aspettare all’ingresso verso il piazzale. Di fianco a me, due ragazze si incontrano, si scambiano un manuale di economia e le solite informazioni fra studenti: gli appunti, le domande all’esame, cosa studiare e cosa no.
Le università sono chiuse ma i giovani guardano avanti. Facciamolo tutti.
Firmato IL PENDOLARE L.C.