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Intervista a Patrizia Bestetti, nuova segretaria del Pd

Si è dimessa. Lascia, dopo 3 anni di onorato servizio, la segretaria del Pd Valeria Passoni. La sostituirà Patrizia Bestetti, consigliera comunale, da sempre iscritta al Pd e con alle spalle una lunga militanza di impegno politico nella sinistra storica. Un’altra donna alla guida del Pd di Villasanta, la seconda nella storia del circolo dedicato a Enzo Biagi.

“Vivo a Milano e ho preferito continuare l’attività politica direttamente nella mia città, anche per dare una mano in vista delle prossime elezioni comunali (quest’autunno si voterà infatti per eleggere il nuovo sindaco, ndr)”, ha dichiarato Passoni spiegando così il motivo delle dimissioni.

Nata a Monza nel 1953 Bestetti è iscritta al Pd fin dal lontano 2007, anno di fondazione del partito. Laureata in Lettere, dopo aver vinto il concorso ha iniziato l’esperienza che da sempre era nei suoi desideri: l’insegnamento. Da sempre attiva anche nel volontariato sociale, nel 2019 si candida con il Pd nella lista civica “Cittadini per Villasanta” e viene eletta. Entra quindi nell’amministrazione Ornago come consigliera con delega all’Istruzione e all’Intercultura.

Con che spirito si approccia a questa nuova avventura?

E’ molto semplice. La Segretaria Valeria Passoni (che ringrazio a nome di tutto il coordinamento per il lavoro svolto e per il percorso condiviso in questi tre anni) era dimissionaria e serviva quindi un nuovo segretario.

Ci siamo guardati tutti, dentro e fuori, ed è infine stato proposto e condiviso il mio nome. Determinante nella scelta è stata la  costante presenza e  l’impegno prestato in tanti anni sia in termini di idee che di operatività. L’Assemblea degli iscritti dello scorso 8 luglio ha sancito la nomina.

Mi approccio a questa esperienza, insieme al coordinamento e agli iscritti,  mettendomi a disposizione con passione, fiducia  e tenacia. Sono consapevole delle difficoltà che “affliggono” la politica in questa ormai lunga fase;  tuttavia mantengo la convinzione che  l’impegno politico riveste, a tutti i livelli, un ruolo fondamentale nella vita democratica di una comunità.

Proseguirà con la stessa linea politica della segretaria uscente o ha intenzione di cambiare?

Avendo affiancato in questi anni Valeria Passoni, posso dire di aver sempre pienamente condiviso con lei e con il coordinamento quanto fatto in questi anni.

E’ anche vero che il PD non è stato e non resterà fermo. Già con la nuova segreteria di Enrico Letta Il PD sta cercando di darsi una nuova fisionomia allargando la partecipazione e sperimentando modalità più efficaci di dialogo all’interno e all’esterno del partito. In questo senso spero proprio ci possa aiutare il progetto fortemente indicato e avviato appunto dal segretario nazionale: le “Agorà democratiche”, cioè le piattaforme di partecipazione democratica  chiamate a mettere in campo idee e progetti in un dibattito aperto a contributi esterni per dare più forza e senso di appartenenza al nostro partito e alle proposte da portare al governo.

Questo orientamento potrà realizzarsi anche nel nostro piccolo contesto locale, ricominciando a discutere, dialogare e confrontarsi su grandi e piccoli temi, incontrandoci e raccogliendo le idee e le proposte. Tutto ciò, utilizzando gli strumenti e le iniziative che sapremo creare.

Anche il Circolo di Villasanta si muoverà quindi in questa direzione.  In tal senso spero davvero tanto che in questo dialogo vorranno sentirsi partecipi i giovani, proponendo, criticando, ma comunque migliorando la qualità della presenza del PD locale e nazionale. 

Cosa pensa dell’andamento del partito a livello nazionale?

Il PD è e resta il principale baluardo e garanzia per il nostro paese di progresso equo e democratico. Il forte ancoraggio ad una prospettiva “europea”,  la piena condivisione con i principi delle nostre istituzioni democratiche e dei loro valori “costituzionali”, nonché la storica ispirazione sociale e popolare ne sono sicuri testimoni.

Proprio partendo da tutto ciò, non posso che augurarmi che il Partito possa e debba “aggiustare il tiro” su alcuni aspetti che per me restano problematici:  il giusto e necessario dibattito interno non può trasformarsi in un “correntismo” deleterio;  l’identità ideale e sociale del Partito va precisata in modo chiaro e forte, ad esempio rafforzando il suo insediamento nel mondo del lavoro.

Penso che il nuovo segretario Letta si stia muovendo proprio in questa direzione. Non è certo stato facile per lui prendere in mano il Partito in un momento di difficoltà, ma ha finora dato prova di determinazione e chiarezza di intenti. Non ho mai creduto e non credo negli “uomini della Provvidenza” o “salvatori della Patria” che siano. Dovrà essere tutto il Partito, le sue donne e i suoi uomini, che dovranno farsi carico, magari in un momento Congressuale, di costruire un progetto di sviluppo e rinnovamento credibile per il nostro paese.

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