Un nuovo capitolo si è aggiunto, fra sabato e domenica, al programma di festeggiamenti per i 140 anni della banda di Villasanta e ha animato le vie del paese e l’oratorio di San Fiorano.
La Più tost band, composta da allievi di ogni età accomunati dal piacere di fare musica assieme, ha aperto la 2 giorni di eventi nel pomeriggio di sabato, seguita dai Bandisti di strada, una formazione di fiati e percussioni aperta ed inclusiva, nata dal desiderio di divertirsi e di portare allegria e divertimento in ogni occasione.

La vera sorpresa della giornata è arrivata, all’oratorio di San Fiorano, all’ora di cena con la BUB be folky Upupa Band di Bassano del Grappa, una formazione di musicisti preparati, simpatici e carismatici che hanno non solo allietato ma anche animato tutti i presenti.
La domenica è stata una giornata di intenso impegno per i bandisti che – dopo il pranzo preparato dai cuochi della Manifestazione Sanfioranese conclusosi con il taglio di una golosissima torta – si sono uniti alle due compagini ospiti, il Corpo Musicale Santa Cecilia di Barlassina e il Corpo Musicale Santa Margherita di Paina e Brugazzo, in piazza del Comune, attesi da molti cittadini e poi hanno sfilato insieme, percorrendo via Garibaldi fino all’oratorio di San Fiorano, accompagnati da persone di tutte le età, galvanizzate dalle allegre marce suonate.

Finalmente alle 21 il grande concerto delle 3 bande riunite, dirette dal maestro Carlo Zappa, sul prato dell’oratorio di San Fiorano, alla presenza di un folto pubblico e sotto lo sguardo di tre quarti di luna che nel corso dello svolgersi del repertorio è diventata sempre più luminosa, complemento di un’atmosfera particolare mista di ricordi e commozione, grazie anche alla presentazione di Francesco Teruzzi.
L’esecuzione si è aperta con la ormai conosciuta, almeno dai villasantesi, Zappenmarch, creata dal maestro Zappa, seguita dalla Marcia persiana di Johan Strauss figlio, scritta nel 1864 e suonata in onore dello scià di Persia in visita a Vienna in occasione dell’esposizione universale e dal Valzer numero 2 composto nel 1938 da Dmitri Shostakovich, dove coesistono temi forti e allegri e una malinconia di fondo, determinata anche dalla travagliata vicenda politica dell’autore.
Il programma è proseguito con Juppiter il brano più famoso della suite I pianeti, composta da Holst tra il 1914 e il 1916 e ispirata all’astrologia.
Nell’intermezzo del concerto gli interventi istituzionali dei presidenti delle 3 bande: Stefano Trizio per Villasanta, Mutton per Barlassina, Trezzi per Paina e Brugazzo e del sindaco, Lorenzo Galli.
Il concerto è proseguito con il finale della Sinfonia numero 3 di Gustav Mahler, composta tra il 1893 e il 1896, di struggente bellezza e con il finale della suite Pini di Roma del 1924 di Ottorino Respighi, quasi una musica da film ante litteram per il suo potere evocativo.
La conclusione dei brani in repertorio è stata affidata a Highland Cathedral composta nel 1982 dai tedeschi Rover e Korb per una edizione degli Highland Games in Germania e talmente apprezzata da essere proposta come inno scozzese.
Per il bis, il maestro Zappa ha infine scelto l’Ouverture 1812 di Tchaikovsky.
Un breve intervento del presidente di Anbima, l’Associazione nazionale delle bande, Arlati, orgoglioso delle 300 bande attive in Lombardia e poi, di nuovo, la Zappenmarch scandita dal battito delle mani a tempo del pubblico e un fragoroso appaluso hanno chiuso il week end musicale, con l’arrivederci al 5 luglio in Villa Camperio per un’altra serata bandistica e… la festa continua.


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