E’ iniziato nei giorni del primo lockdown e si è concluso con la deliberazione del 29 settembre il lungo percorso che ha portato il Consiglio Comunale di Villasanta ad approvare all’unanimità i Patti di Collaborazione, una nuova forma di coinvolgimento dei cittadini disponibili ad impegnarsi per il bene comune.
Ne parla, a noi del Punto, Roberto Frigerio, il consigliere della Lista Cittadini per Villasanta che ha ricevuto dal sindaco la delega a seguire il tema e giungere al risultato.
“I Patti di Collaborazione – sottolinea Frigerio – sono uno strumento della cittadinanza attiva e responsabile che permettono ai cittadini, singolarmente o in gruppo, di sottoscrivere con l’amministrazione un accordo formale per la presa in carico di un impegno e lo svolgimento di una attività a favore della collettività.”
Il regolamento approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale riconosce di fatto nei cittadini i titolari del diritto ad operare concretamente per la soluzione di problemi di interesse generale e fornisce lo strumento per agire insieme con essi e non solo per conto e in nome loro.
Una scelta che promuove la fiducia nei rapporti tra le persone e verso le istituzioni e che offre una nuova forma di libertà solidale e responsabile finalizzata al miglioramento della vita di tutti.
Per essere più precisi “ per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani”.
Attività che possono spaziare dalla cura del verde a piccoli interventi di manutenzioni e miglioramento di spazi e edifici comunali fino all’organizzazione di eventi e manifestazioni, tutto – naturalmente – senza oneri economici per il Comune, ma con la possibilità di raccogliere contributi da privati e concorrere a bandi di finanziamento di Fondazioni e simili.
All’avvio dei Patti di Collaborazione – che sono normati da un preciso Regolamento – il Comune è arrivato anche grazie alla consulenza e alla guida dell’associazione Labsus Laboratorio per la Sussidiarietà, che è direttamente impegnata nella divulgazione e nella realizzazione dei Patti secondo quanto previsto dalla legge di revisione costituzionale che nel 2001 ha introdotto nella Costituzione la sussidiarietà orizzontale, con questa formulazione: “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà” (art. 118, ultimo comma).”
Che cosa succederà ora nel concreto? “Il Comune – illustra Roberto Frigerio – dedicherà a breve una pagina del proprio sito ai Patti da dove si potrà scaricare il Regolamento e pubblicherà le prime proposte di ambiti nei quali i cittadini possono impegnarsi, chi vorrà raccogliere la proposta non avrà che da rispondere e arrivare alla sottoscrizione dell’accordo con una procedura rapida e senza troppa burocrazia.” Saranno in capo al Comune la copertura assicurativa dei volontari e l’eventuale fornitura di supporti e attrezzature necessarie, a tutto il resto penseranno i sottoscrittori del Patto.
Naturalmente, il flusso delle proposte potrà – e dovrà – andare anche in senso contrario con il cittadino che depositerà le sue proposte, che verranno valutate e adottate dal settore comunale competente per materia.
“I patti – osserva ancora Frigerio – sono per loro natura aperti e orizzontali, vale a dire che, ogni progetto che prenderà l’avvio dovrà consentire che, in qualsiasi momento, altri cittadini possano dare il proprio contributo, aggregandosi alle attività previste”.
Anche le scuole sono ambiti in cui i patti di collaborazione possono svolgere la loro importante funzione di educazione alla cittadinanza attiva attraverso il coinvolgimento diretto, oltre che delle istituzioni scolastiche, di genitori e studenti.
Inoltre, la sussidiarietà non si ferma solo all’impegno diretto dei cittadini, la legge prevede infatti che anche le aziende private possano svolgere proprie azioni di responsabilità sociale firmando non un Patto Ordinario ma un Patto Complesso con la definizione di impegni economici e il concorso di più soggetti.
L’augurio del Comune – che ha annunciato per la prossima primavera un incontro pubblico di presentazione del progetto – e del Punto è che tanti Patti vengano firmati e Villasanta diventi una comunità sempre più inclusiva, accogliente e partecipata.