politica

Flop Referendum

Si sono fermati al 20% i villasantesi che domenica scorsa, 12 giugno, si sono presentati ai seggi per i 5 referendum sulla giustizia. Nel concreto, hanno esercitato il diritto di voto poco più di 2.300 cittadini sul totale degli 11.305 aventi diritto regolarmente iscritti alle liste elettorali.

Guardando più nel dettaglio, il maggiore interesse è stato raccolto dal referendum numero 1, sulla abrogazione della legge Severino in materia di incandidabilità, con 2321 votanti pari al 20,53% del totale (1331 sì, 957 no, 20 bianche, 13 nulle).

Il più negletto è stato il numero 5, sull’elezione dei componenti togati del CSM che si è fermato a 2313 votanti pari al 20,46% (1761 sì, 488 no, 41 bianche, 23 nulle); gli altri 3 presentano differenze intermedie, sia pure minimali.

Come in tutta in Italia, dove l’affluenza è stata del 20,9 %, sono cifre ben lontane dal quorum del 50% +1 degli elettori.

Difficile non valutare che si tratti di una sonora sconfitta politica dei partiti della destra che li hanno promossi e sostenuti e che Villasanta – considerando anche i tanti no depositati nelle urne – si confermi come il paese che guarda al fronte progressista e solidale e che 2 anni fa ha confermato a larga maggioranza la Giunta di centro sinistra guidata da Luca Ornago, espressione della Lista Cittadini per Villasanta.

A metà mandato, ci sembra un buon segnale e uno stimolo a proseguire lungo la strada segnata dal programma di mandato.

Infine, restando sui risultati elettorali, noi del Punto per una volta vorremmo derogare alla nostra rigorosa “villasantesità” e spingere lo sguardo fino a Monza per sottolineare l’ottimo risultato di Paolo Pilotto che, con una coalizione di campo largo, è riuscito a portare al ballottaggio il sindaco uscente e augurargli il più grosso in bocca al lupo di cui siamo capaci!

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