cultura

Le bugie bianche

Le bugie bianche sono quelle che gli immigrati italiani hanno raccontato a loro stessi una volta raggiunta l’accettazione e l’integrazione nella società americana, una volta “sbiancati”. E’ questo l’aggettivo più volte pronunciato da Alessandro Berti nel suo monologo Negri senza memoria, andato in scena domenica scorsa nella sede della Banda, in via Verdi nell’ambito della rassegna La mezza stagione errante dell’associazione Teatro Fuoritraccia.

Inseguendo la traccia, esile ma coerente, dell’iniziale solidarietà fra lavoratori di colore e immigrati italiani ma rinnegata non appena cadono i pregiudizi più evidenti, Berti organizza il suo racconto allineando avvenimenti ed episodi reali ma pressocché sconosciutidi alleanze, violenze, scontri che hanno segnato i primi decenni del Novecento americano. Un secondo filo conduttore è dato dai canti popolari e di protesta che hanno accompagnato l’immigrazione italiana e che – accennati qua e là – costituiscono la colonna sonora dello spettacolo.

Il testo – racconta Alessandro Berti al Punto è il frutto di una mia ricerca condotta sulle fonti storiche meno note e molto spesso anche su Internet mentre per i canti mi sono rifatto in gran parte al Canzoniere Italianoanche se il titolo dello spettacolo, Negri senza memoria, è stato ispirato da un rapper newyorkese di colore che ha definito gli italiani “negri con la memoria corta.

Negri senza memoria è il secondo capitolo della trilogia Bugie bianche non solo recitata ma scritta da Alessandro Berti, il terzo Blind love verrà presentato il prossimo 16 aprile sempre da Fuoritraccia, una associazione culturale che propone il proprio cartellone ricercando ospitalità in spazi alternativi della Brianza, da Lecco a Como a Monza, secondo il suo format originale della recita seguita da una cena con interazione fra pubblico e attori.

Il nostro obiettivo – sottolinea Massimo Carniti, fondatore di Fuoritraccia con Alessandra Sechi – è portare il teatro in luoghi non teatrali ma con una loro specifica identità, come quello che ci ospita questa sera, proponendo una stagione itinerante e indipendente. Lo facciamo da dieci anni cercando sempre di intercettare un pubblico nuovo, che ami il teatro e possa apprezzare la nostra offerta.” Iniziata il 22 ottobre a Lecco, La mezza stagione errante si concluderà il prossimo giugno dopo una serie di 12 spettacoli. Il prossimo appuntamento è il 3 dicembre a Bellusco con Le donne baciano meglio.

Per essere informati e partecipare consultare il sito www.teatrofuoritraccia.it

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