Casa dei Popoli

Un Putiferio di note: è il Milano Sound System

L’appuntamento è di quelli da segnare in agenda: venerdì 24 marzo, in Villa Camperio, saranno di scena Luca Crovi e Luca Fassina, critico musicale di Radio Popolare, esperto della scena noir e lui stesso autore di libri gialli, il primo; giornalista e narratore della Milano nascosta e meno nota, il secondo.

L’occasione è data dalla presentazione del loro ultimo lavoro, Milano Sound System: una mappa – non un’enciclopedia – che disegna il “suono” di Milano e traccia il rapporto fra la città e la musica italiana e internazionale. 

A Milano sono stati incisi dischi, fatti concerti, sono nate case discografiche e case editrici musicali – la Ricordi in primis nel 1808 e le edizioni Curci nel 1860 – sono nati studios di registrazione e modalità originale di pubblicare e promuovere musica.

Questo è il Milano Sound System che viene raccontato, nelle pagine del libro, da moltissimi protagonisti: da Celentano all’Orchestra di via Padova, da Ricky Gianco alla PFM e con naturalmente gli immancabili “milanesi” Jannacci, Gaber, Nanni Svampa, Eugenio Finardi e molti altri.

E se di musica si parla, musica si fa. In abbinamento con gli autori, salirà sul palco anche la Banda Putiferio, gruppo musicale e teatrante brianzolo, legatissimo al music crime milanese.

Chi è la Banda Putiferio e quali sono i suoi progetti lo racconta al Punto il front man Daniele Manini.

L’invito – dice Manini, che oltre ad essere la voce è anche l’autore dei testi e l’arrangiatore della band – ci è arrivato dalla Casa dei Popoli, che organizza la serata ma il nostro contatto con Luca Crovi è precedente: risale al 2015 quando ha scritto la prefazione di Liscio Assassino, il nostro lavoro di canzoni, racconti e poesie su omicidi seriali e sociali.”

Una caratteristica della band è infatti quella di non limitarsi a proporre – con grande coerenza – la sua musica d’autore, che parte dal folk per arrivare a venature espressionistiche, ma la abbina ogni volta a una pubblicazione cartacea, a volte testo a volte fumetto.

“Come Banda Putiferio – prosegue Manini – siamo attivi dal 2005 e da allora proseguiamo nel nostro lavoro di ricerca e di evoluzione della musica popolare, fedeli a noi stessi e alla nostra poetica ma aperti alla collaborazione con altri musicisti e inclusivi. Il nostro riferimento culturale di base è il concept album degli anni Settanta, sempre da lì partiamo nel nostro legare la musica d’autore al teatro canzone.”

Oltre a Liscio Assassino, che è l’ultimo lavoro realizzato, la Banda Putiferio ha al suo attivo Attenzione uscita operai del 2008 e Il paradiso delle trottole del 2010.

Ma ora è pronta anche l’ultima fatica, che ha per titolo 777, con un chiaro riferimento alla targa dell’Aprila nera usata da Ezio Barbieri e Sandro Bezzi, due esponenti della ligera milanese del dopoguerra, nelle loro attività criminali, presto stroncate dalla polizia a cui avevano “rubato” il numero.

E proprio a Milano è dedicato 777 “con la prima facciata Te se ricordet – racconta il front man – dedicata alle canzoni dei grandi milanesi a partire da Svampa e Jannacci e la seconda Al dì d’incoeu in cui presenteremo i nostri nuovi brani.”

“Brani che –  aggiunge Manini – dalla ripresa, dopo il Covid, sembrano piacere sempre più anche alla generazione dei trentenni che incontriamo nei nostri spettacoli itineranti, nelle piazze, nei circoli Arci e laddove è possibile fare musica.

Come sempre, saranno sul palco: Roberto Barbini, fisarmonica; Sonia Cenceschi, chitarra acustica; Daniele Manini, voce; Sam Torpedo, percussioni.

Per i fans della Banda Putiferio, in realtà l’appuntamento è doppio: venerdì 24, alle 21, in Villa Camperio per iniziativa della Casa dei Popoli in collaborazione con la libreria Pagina 59 e il patrocinio del Comune di Villasanta.

Ma, per chi ha voglia di muoversi, la Banda va in scena anche il giorno dopo, sabato 25, al teatro dell’Ortica di Genova con Enrica Russo in Children Solution.

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