Sì, ad un nuovo monumento che dia risalto ai valori della democrazia. Questo in sintesi è quanto è emerso dal sondaggio dell’Anpi villasantese sulla stele di piazza Martiri della Libertà. I risultati sono stati resi noti ieri pomeriggio in una conferenza stampa e la raccolta dati è partita lo scorso giugno, la sezione “Madella” ha contattato 800 persone, tra banchetti e iniziative varie, delle quali 250 hanno espresso un parere circa il monumento ai caduti. Dai dati emerge che l’85 per cento vuole che i nomi dei due repubblichini, presenti sulla stele, vengano tolti e per l’88 per cento occorre una sostituzione del monumento che da lista di caduti deve diventare un mezzo per sottolineare e mettere in evidenza i valori della democrazia. Mario Sanvito, che ha illustrato i risultati dell’iniziativa, ha messo in luce le difficoltà incontrate del contattare le persone, senza omettere che un centinaio delle risposte sono state fornite da iscritti alla sezione “Madella” (130 ad oggi). Il sondaggio dell’Anpi sarà ora portato all’attenzione della giunta Ornago che proprio la scorsa settimana ha ricevuto una lettera dove si ribadivano le posizioni della sezione villasantese. “La lettera ha un carattere politico – ha dichiarato il presidente Fulvio Franchini – ma i risultati del sondaggio potrebbero dare forza ad una possibile decisione dell’amministrazione”.
La domanda dell’Anpi villasantese è chiara: perché quei nomi sono ancora lì? Pur ammettendo un possibile errore umano nella compilazione della lista che doveva apparire sul monumento ai tempi della sua realizzazione, la verità storica va ripristinata. “Anche perché stiamo parlando del periodo più duro del nazifascismo, quello che va dall’8 settembre del ’43 al 25 Aprile – ha continuato il presidente – ecco perché per noi è ancora una ferita aperta e perché insistiamo a chiedere la rimozione di quei nomi e continueremo a farlo”. Del resto da tempo Franchini sostiene che una revisione storica è un’operazione impossibile, oltre che impropria “e in questo momento storico in cui c’è una presenza diffusa di organizzazioni fasciste che non si limitano a manifestare pacificamente, ma che si esprimono un modo violento, è necessario ribadire il valore della Resistenza e dei valori democratici”. L’Anpi villasantese da parte sua ha fatto voto di un impegno democratico che si appella alle legge e al senso di responsabilità delle Istituzioni. La palla passa ora alla giunta Ornago.
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