Il 25 Aprile 1945 è un mercoledi. Il giorno più lungo. La Liberazione!
il significato della memoria
La Democrasìa l’è una roba seria!
Verso la metà di via Garibaldi, poco prima del passaggio a livello, fino a ieri per un caffè, un bianco spruzzato o dieci Nazionali Esportazione c’era la Sciavattìna, la sciura Viganò: la clèr abbassata è ancora lì da vedere.
Vila Vegia e Vila Növa
Concludiamo questo nostro giretto pop attraverso il paesello, proprio al punto in cui tutto ha avuto origine: il Lambro
Curt dal Nustràn
Musica dal vivo, fisarmonica, grammofoni e via di Fox- trot e Charleston per ragazzacce disinibite; capelli alla maschio e gonne troppo a filo del ginocchio.
La scatola dei sogni
Niente da fare. Avevamo appena terminato di cantare a gran voce il Tantum ergo e la Salve Regina; il Don Angelo ci aveva impartito la benedizione domenicale ma niente, il tasso di micro delinquenza oratoriana non accennava a flettere
Ul Cà Bianca
Abbiamo cercato, invano, di capire cosa ci faccia un articolo maschile davanti ad un vocabolo femminile. La versione più credibile, per quanto tutta da verificare, sta in una licenza dialettale, motivata dal voler differenziare questa Cà da quella omonima che si trova all’estremità opposta del paese, sul prolungamento di viale della Vittoria, quando siamo già ad Arcore.
Ul Dussèll e i Spadétt
Ul Dussèll, piccolo dosso, è ancora lì da vedere, sul lato sinistro di viale della Vittoria, a ridosso della Rossi Lorenzo; del tutto ricostruito in chiave ultramoderna.
Curt dal Popul
Nel cuore del paesello: via Confalonieri, fra la chiesa e villa Camperio. Davanti ci si spalanca un androne che introduce a un cortile importante. E’ evidente, siamo usciti sia dall’ambiente agricolo che da quello legato all’utilizzo delle acque a fini economici. Qui ogni massaia si lava solo la propria biancheria.
Sant’Alisandar
Con questo articolo torniamo a un luogo che è tra i più antichi insediamenti del nostro paese. Nei secoli, il convento originario che segnava l’ultimo approdo di pellegrini e viandanti in direzione Milano, si era mutato in cascina rurale.
La Madunina
Vi è davvero sfuggito che anche oggi, fine anno 2020, la Madonnina sia ancora ornata di fiori bianchi e freschi ?
Bergamina
La Bergamina (o Bregamina); questo bisticcio lessicale riguarda noi un po’ come tutte le altre località omonime sparse per tutta la Lombardia, vide nascere e diffondersi, attorno ai propri corsi d’acqua, l’attività del lavaggio per conto terzi; quello di pagn, (dei panni)
La Cassina di Loeuff
Questo splendido insediamento rurale, tipico della campagna lombarda, è una testimonianza autentica di una civiltà che ci ha riguardato tutti, nessuno escluso
Palasètt
Ul Palasètt si articolava su tre cortili che partivano da piazza del Comune, proprio alle spalle della Pora Dona (praticamente l’attuale Ufficio Postale), adiacente all’Oratorio maschile e si spingeva fino alla Ghiringhella, (che scorreva a margine dell’attuale Scuola elementare Oggioni).
San Fiuran
L’istantanea che inquadra Villa San Fiorano all’inizio del 20° Secolo è fantastica. Il sindaco Lorenzo Daelli ha portato in paese energia elettrica e gas.
La Curt di Mort
E’ sempre stato uno dei cortili più vitali del paesello. Punto di riferimento per “Quei d’insù” sia come sede dei tre corsi di scuola elementare, che come capolinea della corriera dei fratelli Vimercati, la linea diretta Villasanta-Monza