Autodifesa e autostima, ma soprattutto la scoperta dei benefici che lo sport regala. E’ questo lo scopo del progetto “Guantoni in rosa” lanciato da Brianza Fighting e rivolto all’universo femminile villasantese. “In realtà vorremmo coinvolgere tutto il territorio” ha detto Alessio Martino ieri durante la presentazione ufficiale del progetto che ha già ricevuto il plauso dell’assessore regionale allo Sport Martina Cambiaghi. La palestra di via Risorgimento 32 aprirà i battenti alle donne che vorranno iniziare un percorso di educazione sportiva e che potranno seguire un mese di lezioni gratuitamente per imparare a difendersi, ma soprattutto per divertirsi. La società sportiva è nata inizialmente a Monza e si è trasferita a Villasanta dove ha ormai la sede da qualche anno e organizza corsi di boxe e arti marziali per piccoli e adulti, uomini e donne. Ma al di là dei corsi annuali da sempre Brianza Fighting è impegnata sul fronte sociale con progetti di lotta al bullismo.
“Questo è un progetto che ha una valenza sociale – ha continuato Martina – ci piace condividere la nostra passione e la nostra grinta con gli altri”. Anche perché il tipo di attività sportiva non cattura solitamente l’entusiasmo delle donne e richiede una notevole disciplina. Alle interessate infatti non sarà semplicemente offerta la lezione settimanale, ma saranno anche fornite indicazioni sulla dieta e sul tipo di allenamento da seguire.
“La nostra realtà sportiva è una scuola di vita – ha specificato Martina – gli atleti hanno un amore profondo per la battaglia, ma anche per i sacrifici fatti in termini di allenamento e dieta che richiedono tempo e attenzione”. Brianza Fighting avvierà anche una collaborazione futura con l’associazione Controllo di vicinato. “E non è detto che la collaborazione con noi si ampli ancora” ha aggiunto il sindaco Luca Ornago ricordato la partecipazione di Brianza Fighting alla Festa dello Sport di settembre e la recente iscrizione all’Albo delle associazioni villasantesi.
Martina è campione di Muaythai ed è membro della nazionale italiana. Non solo, Martina è insegnante di sostegno in una scuola superiore di Trezzo, quindi ha spesso a che fare con i bambini e con i giovani. “La fascia sulla quale io insisto di più è proprio quella degli adolescenti – ha detto il campione – per il quali lo sport deve diventare attività soprattutto educativa, inteso come valore profondo e socializzante: in palestra si impara il significato dello stare insieme”.
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