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Appalti rinnovati

Si rinnovano gli appalti. La giunta Ornago ha rinnovato una serie di accordi per la cura del territorio e del patrimonio pubblico.

 

  1. Scaduto il global service che finora ha visto intervenire una sola azienda titolare dell’appalto su tutti i fronti, entro la fine dell’anno si partirà con una nuova modalità. Il programma avviato dall’assessorato ai Lavori Pubblici prevede una serie di accordi quadro con una decina di fornitori diversi per i vari ambiti: idraulico, elettrico, edile, vetri, ascensori, serramenti e falegnameria, opere da fabbro, antincendio, antintrusione, manutenzione strade, segnaletica. Nell’elenco ci sono anche settori particolari come derattizzazione, dezanzarizzazione e manutenzioni cimiteriali (compresa la cura del verde, ma esclusa la gestione delle luci votive).
  2. Manutenzione del verde. Il nuovo appalto ha una durata triennale, con possibilità di rinnovo. Il suo valore è di circa 250mila euro per anno, a base d’asta. Viene ampliata la gamma delle prestazioni garantite dalla ditta appaltatrice al Comune.

L’impresa che si è aggiudicata l’incarico, la PR.E.M.A.V., eseguirà ogni anno 10 interventi di taglio dei tappeti erbosi, 4 di cerbatura manuale delle aiuole e 4 di diserbo meccanico. In programma anche 1000 metri quadrati di rigenerazione dei manti erbosi all’anno. Inoltre verranno eseguite prestazioni aggiuntive che la ditta appaltatrice ha proposto come migliorie rispetto al bando. I giardinieri eseguiranno 195 interventi annuali di manutenzione sulle piante cittadine e monitoraggi costanti sulle condizioni degli alberi che andranno a sommarsi agli interventi comunali già programmati sul patrimonio arboreo. Si occuperanno della riqualificazione del verde di 8 rotonde stradali e della fornitura, posa e manutenzione di nuove piante di diverse dimensioni. Infine il nuovo appalto metterà a disposizione del Comune un software di gestione informatizzata delle aree verdi pubbliche. Sarà realizzato sulla base di un censimento completo di prati, alberi, ma anche aree gioco, panchine, arredi e cestini che insistono sul territorio (20mila metri quadrati).

No al diserbo chimico. È la norma categorica imposta quest’anno da Regione Lombardia, al termine di un percorso che ha via via limitato in chiave ecologica i tipi di intervento per eliminare le erbacce e mantenere il decoro delle aiuole.  Il diserbo chimico garantisce un risultato più netto e omogeneo che si traduce anche in un aspetto più ordinato. Quello meccanico è necessariamente meno uniforme.

“È per questo motivo – spiegano dall’Ufficio tecnico – che agli occhi dei cittadini la manutenzione delle bordature verdi (marciapiedi, parcheggi, cordoli) può sembrare meno accurata. Ma è vero il contrario: rinunciando al diserbo chimico, più veloce e immediato, il Comune ha disposto un numero maggiore di interventi meccanici annui. Ci guadagna l’ambiente ma probabilmente ci guadagna anche la salute delle persone per la quale, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il glifosato (il diserbante più diffuso) potrebbe costituire una seria minaccia”.

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