Dallo stabile di via Verdi fuoriescono note sparse, forse una tromba, poi un flauto. Il suono si fa più definito man mano che ci si avvicina, attraversando il cortile che porta all’ingresso dell’Auditorium Giancarlo Locati-Enrico Erba. Entrambi, Erba e Locati, sono stati Presidenti del Corpo Musicale di Villasanta; il primo, dal 1969 al 1974, seguito poi dal secondo, rimasto in carica fino al 1982. Oltre alla carica ricoperta, ciò che li accomuna è qualcosa che ha segnato la storia della banda villasantese sin dalla sua fondazione, nel 1885 e che, in qualche modo, unisce tutti i membri del corpo musicale: una grande passione. Per la musica certo ma in un senso ampio che la lega intimamente alla comunità. Per chi volesse capire di che cosa si tratti, anche solo da spettatore, tutti i giovedì dalle 21 alle 23 le prove vengono fatte a porte aperte.
Alle 21 in punto qualcuno è già presente in Auditorium, le sedie sono già sistemate e i posti assegnati secondo il consueto schema. I musicisti entrano, si salutano allegramente, vola qualche battuta. C’è chi arriva portandosi da casa lo strumento e chi lo estrae dal grande armadio della sala prove; raggiunta la propria postazione, con panni per lucidare e scovolini alla mano ci si dedica alla pulizia dello strumento. Sul suono di qualche nota di prova (brutto da cambiare), fa il suo ingresso il Maestro Direttore, Carlo Zappa.
La sua attività presso il Corpo Musicale di Villasanta è iniziata nel 1997 in occasione del tradizionale Concerto di Apertura. Ma, come ci racconta, è “nato” musicalmente nel CMV nel 1978, anno in cui ha iniziato a studiare tromba col sig. Vittorio Teruzzi per poi proseguire con gli studi diplomandosi nel 1991. “Successivamente ho studiato composizione e direzione d’orchestra dedicandomi allo studio del pianoforte e prendendo lezioni di violino. Altri strumenti che amo particolarmente sono il violoncello, i timpani e la batteria”.
Lo stesso Vittorio Teruzzi, membro del Corpo Musicale di cui dal 1961, è presente alla sessione di prove al flicorno baritono – “meglio conosciuto come bombardino” spiega “nel 1968 mi sono fidanzato con Angela, con cui mi sono sposato nel 1972. Lei è stata la prima donna a suonare nella banda”. Con lui c’è anche Piero Bonfanti, altra colonna portante del CMV, membro dal 1960. Al fagotto c’è il Vice Maestro Mario Arosio. Prendiamo posto di fianco al Presidente Giorgio Galli, imprenditore villasantese, un tempo Assessore al bilancio per il Comune di Villasanta.
Si inizia a suonare. La sala si riempie dei timbri diversi dei vari strumenti, ciascuno concentrato sul proprio spartito, ma tutti coordinati dai gesti del direttore. Di tanto in tanto ci si ferma e si rivede un passaggio, lo si esegue prima senza colori, poi arricchendolo e variandolo di intensità. Il direttore dimostra carisma nell’incoraggiare il gruppo e irradiare un buon clima, interrompendo l’esecuzione laddove ritenga sia necessario ripeterla. Lui stesso si affianca al percussionista per approfondire e perfezionare un pezzo di batteria, di tanto in tanto scandendo il ritmo con la propria voce. Il passo viene ripetuto più volte dalle percussioni, che vengono raggiunte in un secondo momento dall’ensemble dei fiati. Proprio perché una banda si compone quasi interamente di strumenti a fiato, che richiedono agli strumentisti un grande sforzo fisico, le prove a sezioni di questo tipo sono molto utili. Quello che percepisce lo spettatore è che si è tutti una grande famiglia e si lavora insieme per la musica.
Per chi la musica vuole anche farla, ogni anno il Corpo Musicale apre le iscrizioni.Si può accedere alla scuola come allievi e poi, col tempo, entrare a far parte dell’organico effettivo. C’è spazio anche per i giovanissimi, per i quali esiste un corso di musica propedeutica. Ad oggi, ci spiega il Segretario Pietro Scattolini, vi sono 51 strumentisti nell’organico effettivo, 25 allievi (di cui 7 già inseriti nel corpo musicale), e 8 bambini alla propedeutica. Alla compagine dei suonatori, si aggiungono 5 membri dello staff oltre al Presidente e al Maestro Direttore e Concertatore e 9 soci sostenitori esterni.
La serata è scandita dall’esecuzione in sequenza di diversi brani, alcuni famosissimi. E infatti, questa la conosciamo tutti, proprio tutti, ma sentirla suonare da un corpo musicale fa un certo effetto: Roma non fa la stupida stasera. Sebbene suonare richieda dedizione e impegno i musicanti sembrano anche divertirsi molto e gli arrangiamenti scelti e realizzati hanno un effetto coinvolgente e rallegrante anche sullo spettatore.
È un modo decisamente interessante per trascorrere il giovedì sera, tanto per appassionati di musica quanto per “profani”. Ma anche l’occasione per scoprire una passione che può arricchire molto, come ci dice lo stesso Maestro Zappa: “Ai giovani dico di cominciare a suonare uno strumento musicale perché la musica ti riempie la vita, ti regala gioia e lavora con le tue emozioni. È un modo straordinario per comunicare con gli altri. Poi, fare musica insieme vuole dire socializzazione e condivisione. È vero che ci vuole passione, costanza, dedizione, ma per me un giovane che si avvicina alla musica è un piccolo eroe. La banda credo sia il luogo ideale per avvicinare i giovani al piacere di fare musica”.
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