Sono stati i primi a sperimentare la chiusura, l’arresto delle attività, il distanziamento totale dal pubblico: cinema, teatri, musei, luoghi della cultura, della musica e dell’intrattenimento. Dal 24 febbraio anche il cineteatro Astrolabio di Villasanta è chiuso. Ma dopo 2 settimane di incertezze e angoscia, le idee si sono rimesse in moto.
Dal 18 marzo, fra i primi in Italia – prima di Salvatores tiene a precisare Stefano Maiocchi della cooperativa Controluce che gestisce Astrolabio – ha proposto al proprio pubblico, di impugnare lo smartphone e filmare questa strana nuova quotidianità, una routine che si sviluppa in casa o in fila al supermercato, alle poste o per entrare in farmacia. L’invito è quello a utilizzare il nostro personale sguardo, per rappresentare in un video di un 1 minuto massimo la vita là fuori o lì dentro.
Un video di 1 minuto, una tessera per comporre insieme l’affresco della nostra vita al tempo del Coronavirus
Chiediamo a Stefano di spiegarci come è nata questa idea
Lo spunto nasce da un video che Simona – una collega – ha visto, per caso, girato da una persona dalla sua finestra. Con uno smartphone. E ci siamo detti: perché non condividere questo spunto con il nostro pubblico, con i nostri concittadini e proporre loro di filmare pezzi di quotidianità, magari da una “finestra sul cortile” o mentre attendono, distanziati, di entrare in un supermercato? Per poi inviarceli.
Sono Gocce di memoria dalla finestra di fronte?
Avremo bisogno di costruire “memoria” di questo tempo sospeso. Stiamo attraversando – tutti, appartenenti a diverse generazioni – un’esperienza unica della nostra vita, drammatica e inedita. E per fare memoria occorrono documenti, documenti autentici, fatti di parole certo ma oggi anche di immagini che ciascuno di noi può fissare nel proprio smartphone. Quello che vogliamo fare e raccogliere tutti i video che ci verranno inviati e fare un’operazione che per molti è considerata la quintessenza del cinema: il montaggio, la post produzione che metterà in fila le immagini secondo sequenze e cronologie tutte da definire.
Come possiamo usare lo smartphone senza banalizzare e ripetere all’infinito le stessi immagini?
La nostra sollecitazione vuole essere anche una proposta di educazione allo sguardo. Innanzitutto quello cinematografico: l’indicazione di filmare con lo smartphone in posizione orizzontale non è solo un dettaglio tecnico, E poi è necessario fare un riflessione prima di partire con il video e chiedersi: cosa voglio raccontare, comunicare, come voglio farlo, quale inquadrature scelgo? E anche questo un modo per sollecitare ed esercitare la nostra creatività.
E poi che ne farete di questa collezione di micro video?
Il montaggio di cui sopra consentirà di trasformarli in un docufilm che diffonderemo non solo via social ma che vogliamo, quando sarà possibile, proiettare sullo schermo dell’Astrolabio.
Quanti ne avete ricevuti finora?
Più di 20 video e andremo avanti a raccoglierne fino a …non lo sappiamo. Come tutti navighiamo nell’incertezza e quindi possiamo dire fino alla fine di questa fase di chiusura. Sollecitiamo tutti, anche dal sito de IL PUNTO a sperimentare la propria creatività, inviandoci i video secondo le regole che qui sotto riportiamo.
REGOLE
Durata massima dei video 1 minuto
Formato Full HD (preferibilmente ma non indispensabile)
L’inquadratura deve essere orizzontale (come lo schermo del cinema o della tv) quindi gira lo smartphone e cerca di mantenerlo il più stabile possibile.
I video vanno inviati tramite https://wetransfer.com/upload indicando come indirizzo mail di destinazione dallamiafinestra@controluce.com. Insieme al video va inviata anche la liberatoria scaricabile qui,
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.