cultura

“Il fresco profumo della libertà”

Complimenti all’Amministrazione comunale, all’assessora alla Cultura Adele Fagnani e al Cineteatro Astrolabio di Villasanta! Perché ieri sera, 19 luglio, 29^ anniversario della strage di via d’Amelio e dell’assassinio di Paolo Borsellino e della sua scorta, l’offerta culturale e cinematografica è stata davvero di alto livello. Su questo e su altri temi di così significativa rilevanze sociale, ce ne auguriamo altre!

Alle 20, Ombretta Ingrascì, storica, ricercatrice e scrittrice, affiancata da Valentina Ragaini dell’Associazione culturale Scibilis, ha accesso un faro sul tema “Donne di Mafia”, sollecitandoci ad andare oltre gli stereotipi che la cultura fortemente maschilista delle organizzazioni mafiose e all’acquiescenza mediatica che quegli stereotipi riproduce.
In realtà le donne di mafia non sono solo complici o vittime dell’universo criminale ma soggetti “agenti” , ognuna diversa dall’altra, in grado di gestire gli affari e la finanza…quando gli uomini stanno in prigione, perché l’affiliazione mafiosa formale delle donne non è prevista. Ma sono anche donne capaci di ribellarsi, abbandonando la contiguità mafiosa, diventando collaboratrici di giustizia, lottando per offrire ai figli una vita diversa, inculcando loro l’idea di libertà invece che quella di omertà.

A seguire è stato proiettato il magnifico docufilm “Letizia Battaglia – Shooting the Mafia” di Kim Longinotto. Un ritratto personale e intimo sulla fotografa palermitana, fotoreporter per il quotidiano L’Ora, fotografa di strada, impegnata in politica. Colei che, suo malgrado (“pensavo di fotografare i bambini, le donne, le strade…”), ha documentato le migliaia di morti della ventennale guerra di mafia scatenata dai corleonesi, prima contro le cosche rivali e poi contro lo Stato, culminata nelle stragi di Capaci e via d’Amelio del 1992. Con interviste e testimonianze d’archivio, la regista racconta la vita di un’artista coraggiosa, l’esistenza di una donna anticonformista, forte perché libera, che sogna una Sicilia sciolta dalle catene della mafia.

“La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità…” (Paolo Borsellino)

Scrivi un commento