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In ricordo dell’eccidio di Monte Sole

“È stata forse la strage più grande in termini di numeri e atrocità tra quelle compiute dai nazisti contro la popolazione civile.” Queste le parole del presidente di Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Villasanta, Fulvio Franchini, per descrivere l’eccidio di Monte Sole. Chiamato anche strage di Marzabotto (dal nome del maggiore dei comuni colpiti) fu in realtà un insieme di stragi compiute dalle truppe nazifasciste tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 nel territorio degli attuali comuni, tutti in provincia di Bologna, di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno. Costò la vita a 770 persone, tutti civili.

Il comune di Villasanta ha deciso di organizzare una mostra per ricordare questo massacro, chiedendo la collaborazione dell’Anpi. Sabato scorso la mostra, intitolata “Il buio su Monte Sole”, è stata inaugurata nelle Sale “Rosanna Lissoni” di Villa Camperio. È stata curata da Aniceto Antilopi, fotografo che si dedica da molti anni alla documentazione fotografica e allo studio del territorio appenninico tosco-emiliano. Ha collaborato anche Eneo Baborsky.

Durante l’inaugurazione è stato mostrato, su una lavagna luminosa, un toccante audiovisivo con immagini originali dei luoghi e delle vittime della strage. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 27 aprile.

Presenti il sindaco, Luca Ornago, l’assessore alla Cultura, Adele Fagnani, e l’assessore alla Persona, Laura Varisco.

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