Dopo “Preghiera in mare”, lo spettacolo che ha inaugurato la quarta edizione e che ha visto protagonisti sul palco del Cineteatro Astrolabio l’attrice Stefania Rocca e i jazzisti Mirko Signorile e Raffaele Casarano, entra nel vivo la manifestazione “Parole al vento”: venerdì 25 ottobre, a Villasanta (MB), sarà di scena (ore 21.30; ingresso 7-12 euro) la cantautrice Patrizia Laquidara, tra le voci più originali e interessanti del panorama italiano.
Siciliana di nascita e veneta d’adozione, Patrizia Laquidara darà vita alla performance “Ti ho vista ieri”, nel corso della quale metterà in gioco le sue doti narrative, leggendo alcune pagine della sua omonima fatica letteraria, pubblicata di recente da Neri Pozza. A queste letture faranno da colonna sonora le canzoni che l’hanno fatta conoscere al pubblico come cantautrice, ma anche i brani di un repertorio “altro” che in maniera viva e potente contribuiranno a creare un filo conduttore tra lei e il pubblico. Gli spettatori saranno accompagnati in maniera giocosa e fanciullesca, ma anche in modo intimo ed emozionante, dentro le storie da lei scritte e raccontate. Storie che raccontano l’irrompere del magico e dell’oltre nella vita quotidiana, storie nelle quali ci si riconosce, raccontate attraverso lo sguardo di una bambina la cui prospettiva ci fa gustare quel mai sciolto intreccio tra finito e infinito che è la condizione umana.
Narratrice, autrice, talvolta attrice, ma soprattutto musicista: il suo primo album è stato “Indirizzo Portoghese” nel quale spiccava il pezzo “Per Causa D’Amor” in cui Patrizia duettava con Mario Venuti: uscito nel 2003, le è valso l’invito al Festival di Sanremo (categoria Nuove Proposte) durante il quale si è aggiudicata il premio Alex Baroni per la migliore interpretazione, oltre al Premio assoluto della critica Mia Martini. Nel 2005 esegue “Noite Luar”, brano portante del film “Manuale d’amore”. Nel 2007 pubblica “Funambola” (prodotto da Arto Lindsay, icona della musica tropicalista, e da Patrick Dillett), indicato dal comitato del Premio Tenco come uno dei cinque dischi più belli della stagione. Nel 2011 dà alle stampe “Il Canto dell’Anguana”, album-indagine sulle tradizioni musicali dell’Alto Vicentino che si aggiudica la Targa Tenco per il “Miglior album dialettale”.
Oltre a suonare in tutto il mondo, Patrizia recita in teatro e al cinema (nei film “Ritual – Una Storia Psicomagica” con Alejandro Jodorowsky e “Le Guerre Orrende”), duetta su disco o dal vivo con artisti internazionali (uno tra tutti, Ian Andreson dei Jethro Tull) e pubblica una raccolta di poesie dal titolo “Alphonsomangorey”. Nel 2013 vede la luce “Cara!”, album di cover dedicato alla musica brasiliana, di cui è interprete straordinaria. Nel 2018 arriva “C’è qui qualcosa che ti riguarda”, omaggio al femminile, alla bellezza, alla forza e alla fragilità, un album che unisce mirabilmente pop, canzone d’autore e suoni contemporanei. Lodato dalla critica e dalla stampa specializzata, il disco è tra i cinque finalisti per il “Miglior album in assoluto” del Premio Tenco 2019.
I prossimi appuntamenti di “Parole al vento”
Venerdì 15 novembre, all’Astrolabio di Villasanta, la manifestazione proseguirà con Stefano Benni, uno dei più noti e affermati scrittori italiani, e il pianista Umberto Petrin, che porteranno in scena «Misterioso. Viaggio nel silenzio di Thelonius Monk», spettacolo nato dalla volontà di rendere omaggio ad una delle più straordinarie, originali e rivoluzionarie figure della storia del jazz. Benni ricorderà Monk (di cui Petrin è uno dei massimi interpreti) leggendo brani inediti e passaggi tratti dalla biografia del pianista afroamericano, oltre a testi di Allen Ginsberg e Laurent De Wilde.
“Parole al vento” si concluderà venerdì 13 dicembre con «I senza Brera», omaggio al grande Gianni Brera nel centenario della sua nascita, realizzato dal cantautore e scrittore milanese Claudio Sanfilippo e dal giornalista sportivo Gino Cervi. Un viaggio che racconta Milano in tre dimensioni, un percorso che restituisce l’anima della città attraverso le suggestioni musicali, letterarie e visive, setacciando tra le voci più alte che l’hanno raccontata e cantata: Carlo Porta, Franco Loi, Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Cochi e Renato, Dario Fo e altri.
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