L’abbattimento degli alberi di piazza Europa, seppur preannunciato nel piano di rifacimento della piazza, è stata una spiacevole sorpresa per chi, abitando in prossimità, ha assistito all’azione decisa della ruspa che ha abbattuto le piante con l’eccezione dei due grandi bagolari, per i quali il Comune prevede lo spostamento in altro parco cittadino.
Flora Tognoli, dal 1998 a Villasanta, è una di loro. L’abbattimento degli alberi l’ha vissuto in diretta: lo shock emotivo è stato grande e il filmato postato su Facebook ha generato dibattito e critiche. Facciamo due chiacchiere con lei per cogliere “ragione e sentimento” di questa reazione critica.
“Gli alberi, ormai cresciuti, iniziavano a generare ombra nella piazza, a beneficio delle persone e anche delle macchine parcheggiate. Capisco la necessità di rifare la pavimentazione e le esigenze funzionali, ma mi chiedo: perché tutto questo non può essere compatibile con la preservazione del patrimonio arboreo? Perché mettere sempre in secondo piano la natura? “
Guardando il tuo video e sentendoti ora mi pare che ciò che hai visto ti abbia davvero colpito nel profondo. Perché?
“L’ambiente e la sua salvaguardia sono per me essenziali, rappresentano l’unica possibilità che abbiamo per garantire un futuro al genere umano. Con la mia associazione, Watinoma, mi occupo di progetti di riforestazione in Burkina Faso, per lottare contro i cambiamenti climatici e la desertificazione. Quindi, vedere distruggere in pochi minuti alberi che hanno impiegato 20 anni per crescere è per me inaccettabile. E ho dei seri dubbi che i due bagolari resisteranno al loro trasferimento.”
L’amministrazione comunale ha approvato il progetto della piazza circa due anni fa e non sembra ci si siano state opposizioni serie da parte della cittadinanza, se non una preoccupazione logistica per lo spostamento del mercato in altro luogo.
“E’ vero e ammetto di non avere approfondito. Ma il progetto approvato evidenzia che la coscienza e il rispetto del valore dell’ambiente sono ancora poco diffusi, se non in poche persone, anche all’interno dell’amministrazione. E invece le tematiche ambientali, dovrebbe essere una priorità, e non essere approcciate da un punto di vista puramente estetico, seppure anche questo aspetto sia importante per la qualità della vita.
Riguardo ai due grandi bagolari, sembra che il progetto di rifacimento della nuova piazza abbia privilegiato 8 posti auto in più a sfavore degli alberi. Considerando che il parcheggio non è mai pieno, tranne nei momenti in cui si accompagnano e si vanno a riprendere i bambini a scuola, penso che, invece che sacrificare gli alberi a favore delle macchine, si potevano potenziare servizi alternativi, che già in parte esistono, come ad esempio il pedibus, i mezzi pubblici, il completamento delle piste ciclabili”
Mi sembra che dall’emozione della perdita degli alberi ora il tuo ragionamento si sposti sull’idea di città, di mobilità… Il freno al consumo di suolo è però stato ed è un elemento integrante dell’attività dell’amministrazione. Il lancio del Tavolo per l’Ambiente di durata triennale sembra rafforzare un orientamento…
“Non sottovaluto questo, ma a me sembra che nel caso particolare del rifacimento della piazza, non se ne sia tenuto gran conto.”
I lavori per la nuova pavimentazione di Piazza Europa, anche se ormai avviati, potrebbero portare anche a un riflessione sull’intera area che da lì va verso la piazza del Municipio: in termini di fruizione delle aree verdi, di loro abbellimento e manutenzione magari con il coinvolgimento delle scuole (un giardino in centro?), di illuminazione… Forse possiamo iniziare a fare tutti una riflessione: amministrazione e cittadini.
Pur considerando che si tratta del rifacimento di un’area di parcheggio macchine, quidi con un certo via vai, concordo pienamente nel rammarico espresso per la rimozione delle piante che avevano raggiunto una dimensione “interessante” permettendo, che so, una sosta rinfrescante alla loro ombra, magari con relativo pic-nic. Esprimo poi la mia sentita partecipazione al disagio delle auto, che anche loro non potranno più beneficiare dell’ombra. Quanto alla natura, trarrebbe più vantaggio da meno inquinamento che non da pochi alberi tra l’asfalto, come dimostrato dai risultati del lockdown. Che poi qualche urbanista illuminato avrebbe avuto soluzioni avveniristiche e pratiche, in assoluto migliori ed esenti da critiche, resta a livello di opinioni personali.
P.za Europa è stata progettata e realizzata dall’Amministrazione da me presieduta, così come lo spostamento del mercato. Benchè apprezzi l’operato del sindaco Ornago e della sua Giunta (che fa riferimento alla lista civica fondata nel 1994 da un gruppo di cittadini di cui mi onoro di far parte), devo ammettere di essere rimasto abbastanza perplesso riguardo ad alcune realizzazioni delle Giunte che si sono succedute negli ultimi 15 anni. La lista “per Villasanta” era nata con una forte componente ecologista ma l’impulso delle due Amministrazioni da me presiedute si è affievolito o perso nel tempo. La creazione di un ulteriore piano nel parcheggio di via Ada Negri che era stato realizzato a raso così da non interrompere la visuale verde verso il parco di Monza, la scarsa continuità che è stata data alla creazione di una fitta rete di ciclabili su tutto il territorio villasantese, la creazione di un altro parcheggio interrato sulla p.za del Municipio (con pochi alberi e aiuole) ad un centinaio di metri da quello di via De Amicis, la mancata pedonalizzazione di tutto il centro cittadino, l’attuale abbattimento o sradicamento degli alberi di p.za Europa, mi hanno nel tempo non poco meravigliato e amareggiato. Devo tra l’altro ammettere che molte Amministrazioni di centro-sinistra (tra cui quella della città di Milano dove io attualmente risiedo, dopo una lunga permanenza in diversi paesi esteri per ragioni di lavoro, e che è oramai soffocata da auto in fila e auto parcheggiate ovunque) hanno perso molta della loro attenzione all’ambiente e alla vivibiltà. Colgo quindi l’occasione per indirizzare un cortese invito al Sindaco Ornago affinchè la sua Amministrazione ritrovi una rinnovata attenzione all’ambiente, ancor più in questi momenti veramente difficili ma anche forieri di un grande rinnovamento.
concordo pienamente, se sono stati necessari 20 anni per raggiungere dimensioni interessanti, è un vero peccato abbatterli; il progetto doveva tenerne conto, chi la redatto ha una visione urbanistica preistorica
La perdita di un albero è sempre penosa, ma gli alberi indeboliti e stretti nei marciapiedi ad es. di Milano, con rigonfiamenti dell’asfalto e scarsa irrigazione, richiederebbero una considerazione spaziale diversa: spero che i bagolari reggano il trasferimento (che dire di ulivi secolari, vedasi l’uscita di Rho della Mi-To), e che Villasanta, cittadina non proprio desertica, migliori ancora il proprio patrimonio arboreo. La deambulazione in P.za Europa era già abbastanza difficoltosa, lasciare gli alberi avrebbe richiesto più spazio radicale, e il Burkina Faso direi poco analogo, sebbene meritevoli di complimenti vivissimi. Il layout della piazza, come sarà?