Esce il primo numero della rivista “Dico la mia”.
E’ nell’ora più buia che La Speranza rilancia, ovvio. E chi sennò.
Nell’incontro-stampa di presentazione del numero uno di “Dico la mia”, una rivista a più mani, fresca di stampa e in edicola dalla prima settimana di novembre, il presidente degli “Amici della Speranza”, Guido Battistini, ha fatto il punto sulla complessa situazione della Onlus di san Fiorano, dopo un 2020 fin qui vissuto fra mille difficoltà.
La quarantena primaverile, per tutto lo scenario del “Terzo settore disabili” si è rivelata un’esperienza durissima in cui, a difficoltà evidenti a tutti, si è aggiunta una strana forma di “oblio istituzionale” che ha riversato silenzi insopportabili.
Il reticolo di Enti del volontariato territoriale ha saputo organizzarsi rapidamente, confrontandosi su tavoli virtuali fino a formare massa critica e uniformità di richieste davanti alle Istituzioni di riferimento.
Una stagione faticosa anche a causa delle condizioni di lavoro “da remoto” che spesso si scontravano con l’urgenza delle soluzioni da adottare.
Oggi, qui da noi, l’intero apparato solidaristico ha ripreso marcia e linea di galleggiamento. Da settembre, mano a mano, con l’assiduo impegno di coordinatrici, educatori e famiglie, gli “Amici della Speranza” hanno varato originali attività, con l’aggiunta di divertenti varianti che consentono di alternare temi educativi, il tutto nel pieno rispetto delle norme di igiene e sicurezza.
Capitolo a parte merita la figura dei volontari; materia prima essenziale in queste Onlus, lasciati al palo in attesa che il Virus dia semaforo verde.
Battistini ha anche colto l’occasione per rilanciare ruolo e funzioni di un Centro Socio Educativo radicato come il nostro. Soprattutto in prospettiva 2021, anno in cui entrerà in servizio la “Casa di via Edison 10” spazio di crescita per persone con disabilità inserite in progetti “…durante noi” in chiave e prospettiva assai aggiornata.
Accanto al presidente, Mariangela Cambiaghi, coordinatrice del “Gruppo Anziani” direttamente interessati sia alla rivista, (ne sono i diretti realizzatori), che alle attività collaterali di crescita. Un cenno di saluto da parte di Marta Petenzi, segretaria generale della Fondazione “Comunità di Monza e Brianza”, partner fondamentale nel dare gambe a gran parte delle attività didattiche e ludiche.
C’è voglia nell’aria. Dopo l’uscita della rivista, già ci si scalda per lo spettacolo natalizio che dovrebbe andare in scena, per la prima volta, sul palco dell’Astrolabio.
Uscire al più presto dal “tunnel Covid” è chiaramente un obiettivo essenziale per tutti noi. Quanto ai cosiddetti “ragazzi” della Speranza, si tratta di persone adulte con esperienze, capacità, visioni che si misurano sul terreno della vita senz’altri aggettivi. Prendersi cura di loro, accompagnarli avanti, è compito di una società consapevole e moderna.
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