Ha scelto una classica serata dei venerdì al Circolo Amici dell’Arte, Lucio Boscardin, per il lancio nazionale della sua ultima creazione, “Itti” testimonial di italianità nel mondo.
Del resto il famoso grafico e designer di Camparada è socio da una vita del Club artistico di casa nostra, quindi nulla di più agevole, invitare giornalisti e operatori economici a questo debutto.
Sì, “Itti”, quindi. Semplicissimo nomignolo palindromo per identificare a volo il nuovo logo di italianità che vuole agire ovunque e rappresentare il meglio del Made in Italy. Perché Boscardin ci crede e ci vede un potenziale di grande spessore, quale che possa essere il segmento merceologico, la stagione, l’obiettivo e l’idea da promuovere. “Itti”, è evidente, è il figlio naturale dell’iconico “Ciao” che Boscardin ideò e impose sul mercato nell’ormai lontano 1990, ai tempi delle “Notti magiche” dell’Europeo calcistico di “Italia ‘90”.
Ma se esiste questo fortunato legame, ben diverso è lo scopo. E ancor più vasto e qualitativo di un’italianità che desidera identificarsi con un marchio inconfondibile: la sagoma di “Itti” ambisce a diventare il testimonial dell’eccellenza italiana in ogni campo. Un marchio duttile, gradevole e contemporaneamente riconoscibile perché, sul supporto segmentato dell’idea di un genietto tricolore, svetterà una sfera che richiamerà un’eccellenza tricolore, di natura artistica, turistica o di qualsiasi altro genere. Il marchio “Itti” c’è ed è gia stato brevettato; e Lucio Boscardin, che lo propone con l’ottimismo di un ventenne lo vede già brillare sia su magliette e t-shirt che su sneakers per poi sfondare nell’universo mondo del merchandising sia materiale che in digitale fino ad arrivare alla versione in intelligenza artificiale.
“Itti” c’è ed è pronto a muoversi. L’applauso che l’ha salutato ieri sera è un buon piede di partenza.
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