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L’asilo Tagliabue fa il primo passo: entro fine anno il bando di concorso

Primo, concreto passo avanti per l’asilo Tagliabue. Lo ha compiuto venerdì scorso la Giunta approvando il Documento di indirizzo e progettazione del nuovo fabbricato, che sorgerà al posto di quello attuale, chiuso nel 2021 e destinato all’abbattimento per mancanza dei requisiti di sicurezza.

Il documento fissa le linee guida alle quali dovranno attenersi i professionisti che decideranno di presentare i loro progetti per la ricostruzione della scuola dell’infanzia villasantese ed è stato redatto, su richiesta del Comune, dall’Ordine provinciale degli architetti.

Il concorso si svolgerà in due fasi e, tramite selezioni successive, arriverà ad individuare l’idea vincitrice. Il Comune ne è il promotore mentre la Provincia figura come stazione appaltante; il Consiglio nazionale degli architetti, infine, mette a disposizione gratuitamente la piattaforma informatica per la gara.

Secondo le stime della Giunta, il bando sarà pubblicato entro fine anno e una Commissione giudicatrice – composta da un numero dispari di esperti, individuati dal Comune, dalla Provincia e dagli Ordini professionali in qualità di soggetti coinvolti – procederà alle selezioni. Nella prima fase saranno individuate le 5 migliori proposte, che saranno ammesse alla seconda fase e fra queste verrà poi scelto il progetto vincitore.

I bambini utilizzano le aule e gli spazi aggiuntivi creati alla scuola Villa

Una volta proclamato, il professionista designato procederà con la progettazione esecutiva.

L’asilo – si legge nel comunicato stampa diramato dal Comune – sarà sostenibile e tecnologico, valorizzerà gli spazi all’aperto e avrà ambienti in grado di contribuire alla funzione pedagogica e formativa.”

Obiettivo della ricostruzione è la creazione di una struttura moderna, inclusiva, con alti standard antisismici e aree verdi. La sostenibilità sarà un elemento centrale e comporterà l’utilizzo di materiali e tecnologie innovative per il contenimento dei costi energetici e di fonti rinnovabili. L’asilo sarà dotato di un sistema di recupero delle acque piovane per usi non potabili e di un impianto fotovoltaico. L’edificio rispetterà infine il principio DNSH Do No Significant Harm che lo allineerà agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in coerenza con il Green Deal Europeo.

Raccomandata la salvaguardia delle piante di grandi dimensioni esistenti, il giardino sarà uno spazio didattico a tutti gli effetti con il quale le aule dovranno interagire: ci saranno dunque spazi aperti ma coperti di mediazione tra l’edificato e il verde. All’interno, invece: aule connesse alla rete, saloni comuni, spazi per il riposo, pareti realizzate con materiali “disegnabili” oltre a tutti i servizi di base, in modo da poter accogliere 6 sezioni per circa 150 bambini.

L’opera costerà 3 e milioni e 315mila euro; le spese per il concorso – nelle quali rientrano i corrispettivi di progettazione, la fattibilità tecnica economica, premi vincitore e selezionati in graduatoria, progettazione esecutiva – ammontano a 395.000 euro.

Come è noto, la scelta di abbattere l’attuale edificio e ricostruirlo in loco inizialmente non ha convinto tutti e molti si sono chiesti se non fosse preferibile tentarne un consolidamento e una ristrutturazione.

Sempre netta è stata, al riguardo, la risposta del sindaco e della Giunta che hanno sempre opposto un diniego motivato dagli alti costi, da standard di sicurezza non ottimali e dalla poca funzionalità rispetto alle nuove esigenze pedagogiche.

Ristrutturare l’edificio – si legge nella nota diramata alla stampa – è stato considerato dall’ingegnere incaricato di svolgere l’indagine statica troppo dispendioso a fronte di un livello qualitativo che non supererebbe il 60% di quello garantito da un nuovo stabile, in termini di standard antisismici, di sostenibilità e funzionalità.”

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