Riceviamo da Giuseppe Meroni e Pino Locati questa riflessione, che volentieri pubblichiamo.
Tutto inizia con la candidatura di Pini, nata al bar da un gruppo di amici “meloniani”, di quasi un anno fa, che ha poi coinvolto i consiglieri di centrodestra uscenti. Segue quella di Galli dopo le primarie del centrosinistra vinte con circa 600 voti su 900 partecipanti. Poi la discesa in campo di Carretta scelta dal gruppetto di ISV per dar sfogo al livore antagonista nei confronti della giunta uscente nonostante fossero stati invitati prima delle primarie a costruire assieme una ripartenza da zero col centrosinistra. Come andrà a finire? Saranno i cittadini a deciderlo e “il brianzolo” non ama farsi prendere in giro.
Ma veniamo alla sostanza.
Pini è un buon parlatore, portatore di nuovi interessi, non ha una grande squadra e basa tutto su un “adesso tocca A NOI!” Non gli ha fatto grande onore la diatriba con Bonfrisco, che ha svelato gli equilibri di una lista “poco civica” nata di fatto sotto l’ala delle segreterie provinciali di FdI, Lega e FI.
Galli è in campo nel volontariato e nello sport da oltre trent’anni, è stato “in Comune”, e, come se non contasse, fa pure l’imprenditore nell’azienda storica di famiglia che produce presse meccaniche. Si ispira alla continuità che, partendo dal sindaco Mario Erba prima del 2000 (pedonalizzazione del centro, casa di riposo, Astrolabio…) ha cambiato il paese rendendolo più vivibile, più bello, con più verde e meno cemento. Anche la Variante di Piano Regolatore approvata giorni fa ha confermato questo trend, difendendo dall’edificazione le aree libere, stoppando le velleità edificatorie e di residenziale sulla Lombarda, calmierando la possibilità di nuove residenze sul dismesso industriale e artigianale che rimane pur vasto… Le opposizioni di cui Pini e Carretta sono parte, sono fuggite… Cosa ne pensano realmente? Cosa vogliono di meglio o di peggio? Tanti dubbi rimangono aperti, purtroppo. Dovrebbero ringraziare Luca Ornago, invece di insultarlo, per aver tenuto la barra ferma sul PGT, restituendo alla cittadinanza la grande area a verde di via Buonarroti, recentemente piantumata con quelle di piazza Canova e via Doria e promuovendo una grande area a verde anche sull’area Lombarda Petroli. Galli ha rinnovato totalmente la compagine ringiovanendola; è un “civico” vero, che mai accetterebbe “ordini” di partito e ha il pregio del “fare” coniugato con domande semplice e precise: ma questo serve davvero alla cittadinanza? Ci sono i soldi per farlo? Sennò dove si trovano? Insomma: ha i piedi per terra… E se le primarie hanno lasciato qualche strascico, adesso è il momento in cui ognuno deve trovare l’impegno per continuare le sue battaglie, pur nella diversità.
Carretta è il nuovo che avanza (parola con più di un significato), esperta in comunicazione, transitata da Formigoni all’ATM, grande appeal comunicativo, ma con proposte piuttosto generiche, e, seppur con grande “vision”, trova grosse difficoltà a stare sul pezzo locale. La domanda che purtroppo si fanno tutti è: riusciranno a prendere abbastanza voti da far perdere Galli? Se Carretta è sulla luna, ora che si entra nella fase finale vedremo quanto Pini riuscirà a sfatare l’impressione di essere un marziano piovuto da fuori che vuol sfruttare l’onda di destra nazionale. Di fronte a una Carretta che punta a raccogliere tutti i mugugni, le velleità e le pretese di una Villasanta diversa, ma nonsisacome…, occorre difendere la tradizione cinquantennale di una Villasanta con un alto livello di servizi sociali e di associazionismo in tanti settori, dinamico e responsabile.
La sfida è guardare al paese dei prossimi 10 anni, con forte attenzione al coinvolgimento dei giovani e ai problemi degli anziani che saranno sempre più numerosi, costruire una Villasanta più integrata con il Parco, più libera dal traffico di attraversamento e capace di confermare il vantaggio della vivibilità! Questo è quanto i Villasantesi “storici” hanno difeso e che tanto è servito ad attrarre i Villasantesi “nuovi”, oggi sempre più protagonisti. Questa è la vera sfida! Quindi prima del voto meditate, gente, meditate!
Giuseppe Meroni Pino Locati
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