È di questi giorni l’avvio di un servizio fortemente voluto dall’amministrazione Ornago e tenacemente perseguito dall’ex assessore ai Lavori Pubblici, Gabriella Garatti.
Come i nostri sempre attenti e avvertiti lettori avranno già intuito, si sta parlando della Sala Blu, attiva da lunedì in stazione.
Sinteticamente, è stato posizionato in stazione un elevatore che consente ai passeggeri con disabilità di salire sulle carrozze superando il dislivello della banchina.
Un buon primo risultato sul fronte della mobilità accessibile che, pur con la limitazione di doverlo prenotare in anticipo, dota Villasanta di un servizio pubblico necessario e di alto valore civile.
Solo per dire, un nodo ferroviario molto più importante come quello di Arcore, non ne è dotato.
Ma senza por tempo in mezzo, ancor prima che il dispositivo fosse recapitato in via Cellini è partita la corsa a “metterci sopra il cappello”.
È il caso di ricordare che quando sono iniziate le prime, non semplici, interlocuzioni con RFI, Rete Ferroviaria Italiana da cui dipende la “sala blu”, nel 2019 e 2020, le formazioni politiche che ora assumono il ruolo di mosca cocchiera ancora non esistevano
È vero che il bisogno di tale assistenza è stato espresso in primis da un cittadino villasantese ma è ancora più innegabile che il bisogno è stato raccolto dalla giunta e dall’assessore alla partita, che ha raggiunto questo primo risultato, ora a disposizione di chiunque ne abbia bisogno.
E, del resto, chi altro avrebbe potuto dialogare costruttivamente con RFI se non chi formalmente rappresentava il Comune e l’interesse pubblico?
All’amministrazione Galli spetta ora il compito di vigilare affinché RFI mantenga la seconda promessa e inserisca effettivamente, nel bilancio 2027, lo studio di fattibilità per la modifica delle banchine e l’installazione di un ascensore che consenta l’accesso autonomo al secondo binario.
Allo stesso modo, l’amministrazione eredita i 3 progetti – anch’essi frutto della collaborazione fra l’assessore Garatti e PEBA – per l’abbattimento delle barriere architettoniche in paese.
La ricognizione, che ha coinvolto in un progetto di formazione anche gli alunni della nostra media Fermi e del liceo artistico Nanni Valentini di Monza, ha consegnato – in periodo ormai elettorale e ciò ne ha impedito l’adeguata comunicazione – 3 progetti di semplice realizzazione che riguardano: il sottopasso di via Garibaldi, per il quale si prevede la realizzazione di piccole piazzole di sosta lungo la parte ciclabile, giudicata troppo ripida; la facilitazione dell’accesso alla nuova sede dei vigili in via Grandi; la sostituzione della ghiaia lungo il vialetto di ingresso al giardino di Villa Camperio dalla via Fratelli Camperio, che oggi rende impossibile il transito con le carrozzelle per disabili.
Facciamo pure la tara al valore effettivo di una scaramuccia estiva giocata, come sempre, sui social e circoscritta di fatto dai pochi like raccolti, resta comunque da registrare il gioco del paguro e dell’attinia a cui Io Scelgo sta riducendo la propria azione politica: non c’è tema, non c’è iniziativa, non c’è progetto a proposito dei quali i suoi esponenti non si lancino a rivendicare meriti e paternità che, nei fatti, non sembrano proprio avere.
Loro fanno riaccendere i lampioni, loro vigilano sul traffico, loro progettano…tutto comodamente dalla propria tastiera.
Tutto come se il giorno dopo le elezioni del nuovo sindaco, il 10 di giugno, fosse iniziata la campagna elettorale per le amministrative del 2029. Ma questo, come canta Battisti, lo scopriremo solo vivendo.
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