Resterà aperta fino a domenica prossima, 29 giugno, l’esposizione di antichi strumenti musicali realizzati dal liutaio Michele Sangineto sulla base di affreschi, dipinti e schizzi dei più noti pittori rinascimentali.
La mostra, nelle sale Rosanna Lissoni di villa Camperio, è promossa dalla Pro Loco e rappresenta il contributo di questa associazione – recentemente ricostituita – alla Festa della Musica 2025.
Le opere del maestro Sangineto sono il frutto di decenni di ricerca, studi, lavoro fatto con passione per realizzare strumenti belli e piacevoli da ascoltare, alcuni dei quali hanno ridato vita alle idee musicali del genio di Leonardo da Vinci.

Nel corso degli ultimi 20 anni, Sangineto ha realizzato – nel suo laboratorio in paese – strumenti della tradizione europea come l’arpa celtica e bardica, il salterio, la viella, l’organo portativo, la gironda e tanti altri presenti nei dipinti rinascimentali. Strumenti celebrati a livello internazionale e esposti in prestigiose mostre e luoghi della cultura come il Royal College of Music di Londra, il Louvre, la Galleria degli Uffizi e poi Vigo, Bruges, Brandeburgo.
Di grande pregio, perché tratti dai disegni contenuti nel secondo Codice di Madrid di Leonardo, sono inoltre la piva a vento continuo, l’organo di carta, la viola organista e tanti altri strumenti presenti in mostra. Non mancano inoltre pezzi unici come la gironda e l’arpa tratte dai dipinti che ornano la cupola della cappella degli Zavattari nel duomo di Monza.
Complessivamente, nelle due sale principali sono esposti una trentina di strumenti corredati da pannelli che li illustrano e li contestualizzano. Nell’ultima sono invece riunite le riproduzioni dei quadri che hanno
ispirato il maestro Sangineto e un video con una sua intervista.
Le sue arpe e i suoi salteri sono suonati e apprezzati da alcuni tra i più grandi interpreti mondiali di musica celtica come Alan Stivell, Derek Bell e Stefano Corsi.
I figli, Adriano e Caterina, sono affermati artisti internazionali e nei loro concerti suonano arpe celtiche, salteri e danno voce anche agli strumenti unici costruiti dal padre. Anche loro sono talenti villasantesi.
Michele ama ricordare di aver smentito, con le sue opere, la teoria secondo la quale bisogna saper suonare per poter costruire degli strumenti e non perde occasione di dire ai giovani che questi strumenti fanno parte della nostra cultura musicale e possono essere introdotti in un contesto nuovo.


Li definisce prototipi ma sono – a tutti gli effetti – strumenti funzionanti che, con i loro suoni e la loro armonia, ci trasportano in altri luoghi.
Oltre a costruire e suonare questi singolari strumenti, Sangineto è l’animatore di incontri fra artisti delle più varie discipline che, nel mese di dicembre sempre in Villa Camperio, si riuniscono in nome del fare e della ricerca del bello.
L’inaugurazione della mostra, che si è svolta venerdì scorso, è stata allietata dal gruppo di danzatrici e danzatori del gruppo Incontro danza, che si sono esibiti sulle note del salterio suonato dal liutaio.
In quell’occasione, le rappresentanti della Proloco hanno ringraziato il maestro Sangineto per avere accolto la loro proposta di mettere in mostra le sue opere perché tutti possano apprezzarne la bellezza e l’unicità. Un patrimonio villasantese da valorizzare e custodire.

La mostra si può visitare sabato e domenica dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, durante la settimana su appuntamento telefonando al numero 353 47 93 121.
Note biografiche
Michele Sangineto, nasce ad Albidona, in provincia di Cosenza, nel 1944. In giovane età consegue il
diploma di Maestro d’arte a Castrovillari, con specializzazione in Ebanisteria. Nel 1973 gli viene
offerto l’insegnamento all’Istituto Statale d’Arte di Monza, oggi liceo artistico “Nanni Valentini”,
dove sarà docente di Ebanisteria e Laboratorio del linguaggio logico per ben 36 anni. Con il
passare del tempo si specializza nella costruzione di strumenti musicali della tradizione europea,
acquisendo sempre maggiore riconoscimento internazionale: arpe celtiche, bardiche, arpe
viggianesi, salteri a pizzico, a percussione e ad arco, vielle, organi portativi e altri strumenti tratti da dipinti, affreschi e schizzi di grandi maestri del Rinascimento.
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