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Variante PGT: il mattone cede il passo al verde

La giunta Ornago ha dato il via all’iter che porterà – nelle previsioni entro febbraio dell’anno prossimo – all’adozione della variante al Piano di Governo del Territorio, lo strumento principe della definizione dell’assetto urbanistico di Villasanta.

Gli amministratori lo hanno deciso quando mancano poco meno di 12 mesi dalla scadenza naturale dell’attuale PGT, approvato nel 2019 e che dunque, trascorsi i 5 anni di legge, decadrà a marzo 2024.

Il Piano in vigore aveva calibrato la popolazione residente escludendo nuovi insediamenti residenziali ad alto impatto demografico e confermando la rinuncia all’ipotesi della creazione di un nuovo quartiere nell’area della ex Lombarda Petroli con case, servizi, insediamenti produttivi e commerciali.

L’indice del consumo di suolo, fissato in senso restrittivo dal PTCP – Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, era stato pienamente rispettato e anzi si era rimasti al di sotto del limite massimo.

Attualmente Villasanta è un paese che si mantiene sostanzialmente stabile sotto il profilo demografico, che si estende su una superficie di 4,86 chilometri quadri e presenta una densità per abitante fra le più alte: ne conta infatti 2095 per chilometro quadro, calcolati su una popolazione di 14.131 (dati Istat aggiornati al 1 gennaio scorso).

Per gettare uno sguardo sui Comuni limitrofi, Arcore – con i suoi 9,25 chilometri quadri di territorio e i suoi 17.824 residenti – contiene la densità in 1.928 abitanti per chilometro quadro; Concorezzo con 15.880 residenti e 8,51 chilometri quadri si ferma a 1.866. Sono dati che pongono Villasanta all’11° posto nella classifica della densità per abitante fra i 55 Comuni della Provincia di Monza e Brianza.

Se e come il nuovo PGT cambierà il volto della Villasanta del prossimo futuro, lo racconta al Punto l’assessore all’Urbanistica, Carlo Sormani.

Assessore, è stato avviato il processo che porterà all’aggiornamento del Piano di Governo del Territorio, quali saranno le linee di tendenza e i tempi dell’adozione?

Le linee di tendenza confermano quelle attuali: noi puntiamo a mantenere l’equilibrio, il che significa che non ci sarà espansione del residenziale sulle aree libere e dunque gli interventi saranno limitati agli efficientamenti e alle ristrutturazioni dell’esistente, le aree verdi non verranno toccate, ridurremo dove si può anche la destinazione a industriale, salvo un eventuale incremento del fabbisogno che però non ci attendiamo. Sarà una variante di conferma delle scelte di fondo già effettuate e di salvaguardia e miglioramento dell’assetto raggiunto.

Per quanto riguarda i tempi, il documento di piano in vigore scade a marzo dell’anno prossimo e, diversamente che in passato, non sono previste possibilità di proroga; non intervenire per tempo avrebbe significato lasciare per un certo periodo il paese senza piano regolatore e soprattutto accettare la decadenza automatica di alcune indicazioni di salvaguardia territoriale che hanno caratterizzato la nostra amministrazione e che riteniamo essenziali. Prevediamo di adottare la variante in Consiglio Comunale a febbraio dell’anno prossimo e – considerando i 60 giorni di legge entro i quali le associazioni di categoria e i singoli cittadini possono presentare le loro osservazioni – arrivare all’approvazione definitiva per forza di cose dopo le elezioni amministrative.

L’ecomostro, come ormai viene chiamato l’edificio incompiuto dell’area nord, è stato acquistato in asta da privati. Cambierà qualcosa dal punto di vista urbanistico?

L’area nord resterà destinata ai servizi, non prevediamo nessun cambiamento per la parte già edificata ed escludiamo altri interventi di tipo residenziale libero; il quartiere è già densamente popolato e non sarebbe in grado di sopportare i nuovi servizi che un numero maggiore di abitanti richiederebbe, a partire da strade, parcheggi e quant’altro. L’ecomostro rimarrà presumibilmente ma potrà ospitare solo attività socio-sanitarie; nel concreto, potranno essere ad esempio appartamenti protetti per anziani o comunque servizi utili alla comunità.

Certo, il processo di acquisizione è stato lento e si sono succedute varie aste, se avessimo accolto le richieste, che pure ci sono pervenute, di trasformare l’area da servizi a residenziale, la questione avrebbe trovato soluzione molto più velocemente. Ma non abbiamo ceduto a ciò che abbiamo sempre ritenuto dannoso per Sant’Alessandro.

Allo stesso modo, l’area verde fra via Buonarroti e via Segantini – che già con il PGT precedente avevamo trasformato da residenziale – resterà tale.

L’assessore all’Urbanistica, Carlo Sormani

E l’area libera di fianco al Gigante?

L’area libera di fianco al Gigante si conferma, a nostro giudizio, l’ubicazione migliore per la nuova palestra che dovrà essere costruita a seguito dell’escussione della fidejussione di 1milione600mila, incassata dal Comune nel procedimento del fallimento Malaspina; quest’ultimo riguarda proprio il progetto integrato non realizzato sull’area nord, che prevedeva anche la costruzione di un centro natatorio a favore della collettività.

Per la bonifica della ex Lombarda Petroli il Comune di Villasanta ha avuto accesso a un finanziamento di 7 milioni del PNRR. A che punto è la situazione?

Aria spa – la società della Regione che coordina l’intervento – sta aggiornando il piano di bonifica e ci ha dato assicurazioni che questo verrà presentato entro l’autunno, dopo di che verranno subito indette le gare di appalto, tanto più che i lavori dovranno necessariamente concludersi entro il 1° trimestre 2026. L’intervento riguarderà la fascia centrale dell’area, compresa nei lotti B, C e D, che non verrà edificata e resterà area di forestazione naturale urbana: sostanzialmente una zona verde aperta al pubblico ma non attrezzata; è una destinazione che accresce il patrimonio verde comunale e asseconda una tendenza fortunatamente già messa in atto dalla natura stessa, che è riuscita ad assorbire e demolire una parte degli inquinanti lasciati dalla produzione petrolifera. L’area è già sostanzialmente sgombra, restano solo alcuni piccoli resti degli impianti di lavorazione che potranno essere agevolmente rimossi.

A conclusione di questi lavori si interverrà sul lotto E, quello che confina con la linea ferroviaria e su cui insistono ancora i grandi serbatoi inutilizzati.

Si interverrà sulle case ex Lombarda Petroli di via Raffaello Sanzio?

Per quanto riguarda le case di via Sanzio, il cui destino era inizialmente legato allo sviluppo dell’area ex Lombarda Petroli, ne ragioneremo con gli estensori del piano. Sicuramente l’aumento dell’edilizia residenziale pubblica è un tema che ci sta a cuore e che affronteremo nella variante, augurandoci che ci siano le condizioni per aumentare la nostra dotazione.

In conclusione, qual è il bilancio urbanistico di questa amministrazione?

Io direi che è un bilancio in positivo per Villasanta nel suo complesso, che mantiene e consolida una sua attrattività, soprattutto nei confronti di chi viene da fuori e la sceglie proprio per il suo essere vicina a Milano ma con una migliore qualità della vita.

Il paese può contare su una pedonalizzazione già ben definita, che ha migliorato anche la viabilità e che possiamo allargare ancora.

Non ci siamo abbandonati alle facili soluzioni dell’espansione edilizia, che pure ci sono state sollecitate da molte parti e che avrebbero portato nelle casse comunali un certo flusso finanziario grazie agli oneri di costruzione, perché l’indice di abitanti per chilometro quadro è già abbastanza elevato e abbiamo preferito pensare al benessere complessivo.

Ogni quartiere ha almeno una o più aree verdi di una certa dimensione, anche a San Fiorano – che non abbiamo ancora citato – l’area verde vicino all’oratorio resterà così come è oggi.

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