Sulla Lombarda Petroli la giunta Ornago conferma le scelte compiute in sede di Piano regolatore e il piano di bonifica dei lotti B, C e D, che corrispondono alla parte centrale dell’area, con i fondi ottenuti dal PNRR – gestiti, così come i lavori di ripristino, da Regione Lombardia – per la realizzazione di un vasto parco urbano.
La conferma è stata data nel Consiglio Comunale di ieri sera, nel corso del quale è stata respinta la mozione presentata dai gruppi Casiraghi Sindaco e Lega Salvini che proponeva significative modifiche al progetto e un aumento sostanziale della parte edificabile a scapito del verde.
Motivata con la volontà di favorire il richiamo di investitori privati per dare soluzione all’annosa questione, a giudizio della minoranza frenati da una volumetria edificatoria troppo bassa – 68.000 metri quadri per industria/logistica e commercio – anche a fronte dei costi di bonifica, la mozione chiedeva l’apertura di “un confronto con la Curatela del Fallimento Lombarda Petroli al fine di valutare la possibilità di avviare un iter di variante di PGT finalizzato a ridimensionare la dotazione di standard del comparto in questione da 93.000 mq a 50.000 mq o diversa superficie in modo tale da rendere l’area appetibile e consentire un quadro economico da cui ne esca una valutazione di incidenza sostenibile.”
Perentoria la risposta dell’assessore all’Urbanistica, Carlo Sormani, che ha così obiettato alle richieste della destra: “Quello della bonifica dell’area è un obbligo sancito da sentenze e ordinanze e prescinde dalle destinazioni urbanistiche; fra l’altro la bonifica dei lotti finanziati dal PNRR segue tempi e costi propri che non devono essere oggetto di trattativa con il soggetto inquinatore: il pubblico agisce in sostituzione di chi non ha ottemperato all’obbligo di bonifica. In generale, e come già anticipato, non è compito del Comune rimettere la propria pianificazione urbanistica alle necessità economiche degli operatori.”
Per poi aggiungere, alla proposta di coinvolgere altri stakeholders pubblici e privati: “Premesso che parliamo di un’area di proprietà privata, non di proprietà pubblica, secondo i proponenti l’amministrazione comunale dovrebbe investire risorse pubbliche per progettare un’area a tutto interesse di chi poi dovrebbe acquisirla tramite asta? A parte che la Corte dei Conti avrebbe da ridire su un’operazione del genere, bisogna rimarcare come spetti al fallimento lavorare al miglior progetto possibile, di modo da attrarre operatori interessati all’acquisizione dell’area. Al Comune spetta la pianificazione urbanistica e, soprattutto, l’impegno e la vigilanza sulla bonifica.”
Due punti di vista molti distanti, dunque, che hanno portato – in fase di votazione – al respingimento della delibera, sostenuta solo dai gruppi firmatari e con l’astensione del consigliere Ganino, dichiaratosi d’accordo con lo spirito della mozione ma non convinto sulle soluzioni volumetriche proposte. Assente il consigliere Frigerio.
Per riassumere rapidamente lo stato dell’arte, secondo il Piano regolatore in vigore, la vasta area della Lombarda Petroli – oltre alla piccolo lotto già reindustrializzato affacciato su via Monza, dovrebbe in futuro configurarsi come una vasta area di forestazione urbana, con tutela della biodiversità, nella sua parte centrale che sarà oggetto della prossima bonifica a cura di Regione Lombardia con fondi PNRR mentre il cosiddetto lotto E, quello prospiciente la linea ferroviaria e dover ancora insistono le cisterne, sarà destinato agli insediamenti produttivi e commerciali ad opera di privati.
Fatta salva l’impostazione generale, l’oggetto del contendere sono proprio le metrature e le volumetrie: corrette ed equilibrate per l’amministrazione comunale come è stato messo in evidenza dagli interventi dell’assessore Garatti e dei consiglieri Bestetti, Galli e Pizzaballa, sbilanciate sul verde per l’opposizione.
Una parziale convergenza il Consiglio Comunale l’ha trovata sulla proposta dell’assessore Lindner di lavorare nei prossimi mesi a una mozione congiunta per chiedere alla Regione di finanziare la bonifica anche del lotto E – ora escluso dall’intervento – per concludere il risanamento dell’area.
Nel frattempo, il Comune ha provveduto a compiere l’atto formale di presa di possesso dell’area ex Lombarda Petroli, convocando per lunedì 17 luglio all’ingresso di via Mattei tutti i soggetti coinvolti; il passo è richiesto e consentirà ai tecnici di Regione Lombardia di compiere le prime rilevazioni e dettagliare il piano di bonifica.
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