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La Speranza. Parla la presidente Rosabianca Corno: “I servizi alla persona affrontati solo come atto amministrativo; noi invece ci riconosciamo nei bisogni del prossimo”

Nell’articolo pubblicato il 9 febbraio scorso, abbiamo dato conto ai lettori della archiviazione, da parte dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione, del procedimento avanzato dal Comune di Villasanta nei confronti della cooperativa sociale La Speranza.

Nel contempo – anzi, per la precisione, già da qualche settimana – avevamo avanzato ai dirigenti della Speranza la richiesta di una intervista sullo stato dell’arte della loro attività. Allora ci chiesero di aspettare proprio perché ancora pendente la procedura in Anac e noi ci fermammo.

Ora – superata quella fase – la presidente della cooperativa La Speranza, Rosabianca Corno, ha accettato di rispondere alle nostre domande.

Riportiamo doverosamente l’intervista nella sua integrità, che esprime un punto di vista molto diverso da quello dell’assessore Laura Varisco, ma vogliamo anche sottolineare che le risposte ricevute, in alcuni passaggi, non rispecchiano l’opinione del Punto sulla vicenda, a proposito della quale – fin dal suo inizio – la nostra testata ha auspicato e auspica tuttora con forza che si possa andare verso una risoluzione definitiva.

Ci auguriamo che il Comune – nel rispetto, scontato, della legge e delle normative – abbia la forza di rimettere in campo una capacità di dialogo e far sì che La Speranza possa tornare a dare il suo prezioso e apprezzato contributo alla vita sociale del paese.

Presidente Corno, la cooperativa La Speranza è stata protagonista, suo malgrado, di una contesa con il Comune per il trasporto sociale, che si è conclusa con l’affidamento di tale servizio ad altri soggetti e una segnalazione ad ANAC per dichiarazione non veritiera. ANAC ha archiviato il procedimento rilevando come non vi sia stato dolo né vantaggio da parte vostra. Come commentate questa deliberazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione?

Gli automezzi della cooperativa per il trasporto sociale

Intanto precisiamo che la cooperativa per tanti anni di servizio non ha mai avuto contrasti con il Comune ed anzi ha sempre ricevuto i complimenti per la qualità del suo operato. Soltanto negli anni più recenti, senza alcuna contestazione, la cooperativa sembra essere vista come un soggetto da contrastare e, possibilmente, da emarginare.

Si comprende allora anche l’accanimento nel caso della esclusione dal bando 2022 e la conseguente segnalazione all’ANAC, tenuto conto che la cooperativa stessa aveva comunicato preventivamente che avrebbe comunque presentata la domanda di accreditamento.     

A seguito della segnalazione all’Anac, la vostra attività ha subito una battuta di arresto. Quali sono le azioni che ad oggi riuscite a svolgere?

La battuta di arresto risale a fine settembre 2021 quando, improvvisamente, mentre la cooperativa, su istanza dei Servizi alla Persona comunali, era ancora impegnata nella settima proroga richiesta da un Comune in grave ritardo dopo la scadenza del contratto, sono state poste in essere, sempre da parte degli stessi Servizi, discutibili procedure di diverso affidamento che, da un giorno all’altro, hanno messo in difficoltà gli utenti i quali, considerate le nuove assurde modalità  organizzative – tuttora vigenti – e i maggiori costi, sono stati costretti in larga parte a rinunciare e, da ormai quasi 18 mesi, continuano a trovarsi in gravi difficoltà.

Vale la pena di ricordare che nel primo semestre 2022 la cooperativa, per venire incontro alle esigenze di questi utenti, ha messo a disposizione gratuitamente i propri automezzi e, grazie a diversi volontari, sono stati effettuati circa 500 trasporti – ripetiamo: gratuitamente – fino a quando questa nostra disponibilità ha cominciato a dare fastidio e abbiamo dovuto sospendere.         

E la vostra situazione finanziaria?

Intanto precisiamo che il nostro contratto con il Comune, risalente al 2015, prevedeva un importo annuale di circa 105.000 euro, ridottosi progressivamente fino a circa 40.000 euro al 30 settembre 2021 mentre il nuovo servizio, partito ad ottobre 2021 per 10 mesi, ha previsto per le casse comunali un costo di circa 113.000 euro oltre IVA.

Ricordiamo che il nostro servizio di trasporto sociale personalizzato impiegava sei automezzi contro l’attuale trasporto cumulativo su un unico pullmino con tempi di percorrenza piuttosto lunghi nonostante la fragilità degli utenti interessati.

Per ora l’attività della cooperativa, nella quale il trasporto sociale rappresentava circa il 50% del volume di affari, riguarda gli assemblaggi per conto terzi con l’impiego di 7 dipendenti di cui 5 con riconosciuta inabilità e invalidità.

È soltanto grazie all’insostituibile apporto di un bel numero di volontari che è stato ed è possibile dare continuità a quell’impegno sociale che ha permesso di avviare questo sogno oltre 35 anni fa.  

Malgrado tutto ciò, in questi ultimi anni siamo anche riusciti ad effettuare l’intervento di ristrutturazione dell’immobile di Via Edison per il progetto “Dopo di noi”.

All’epoca della vostra esclusione dal trasporto disabili, molte famiglie degli utenti avevano denunciato un calo del livello di qualità del servizio. Quale è la vostra impressione e la vostra percezione oggi?

Anche ora, a quel che ci risulta, il calo della qualità del servizio prosegue: l’utenza è rimasta molto ridotta e, tra l’altro, nulla si sa del servizio di accompagnamento anziani a luoghi di cura e riabilitazione per il quale, ancora oggi, siamo continuamente contattati dai cittadini in situazioni di bisogno ai quali siamo costretti a rispondere che non possiamo intervenire.

La nostra impressione è che il “problema dei servizi alla persona” è affrontato esclusivamente come un semplice atto amministrativo mentre invece l’impegno che ha animato e anima giorno dopo giorno coloro che danno vita alla cooperativa è quello di riconoscersi, come già accennato, nei bisogni di chi è nostro prossimo.     

Il 2024 vedrà il cambio dell’amministrazione comunale. L’esperienza di questa Giunta si chiude per lasciare spazio a una nuova. Vi aspettate novità e quali? Cosa chiedereste ai nuovi amministratori?

È evidente che dopo questi anni stiamo aspettando che si chiuda l’esperienza di questa amministrazione nella speranza che quella che verrà sia in grado di dare risposte concrete alle attese della comunità villasantese.

Soprattutto speriamo che i nuovi amministratori siano effettivamente in grado di assumersi direttamente la funzione di governo di Villasanta e non si lascino distrarre esclusivamente dal culto della loro immagine delegando ad altri, non eletti, il compito di fare quelle scelte per le quali la cittadinanza li ha invece eletti.

Link all’articolo del 9 febbraio https://www.ilpuntovillasanta.it/2024/02/09/lanac salva la-speranza-procedimento-archiviato-perche-non-ha-tratto-vantaggio/

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