Officine Samovar

Dal seppia dei Camperio ai colori dell’oggi, immagini dell’Asia

C’è una bella mostra da vedere, in questi giorni, in villa Camperio.

Si intitola Asia 16 -24 che è – banalmente ma non troppo – il periodo temporale durante il quale due fotografi villasantesi, Riccardo Beretti e Alberto Lomuscio, hanno scattato le loro immagini di viaggio e di ricerca.

Non sono fotografi professionisti – entrambi, poco più che trentenni, lavorano infatti nella logistica – ma la qualità è alta e il racconto esteso dell’Asia, dall’India al Giappone, è personale e convincente.

Scattate nell’arco di 8 anni, in parte durante periodi di lavoro in quei paesi e in parte nel corso di viaggi compiuti per interesse personale, le foto offrono ai visitatori un mix di ritratti, paesaggi naturali e architettura urbana di quel continente e non disdegnano di sottolinearne gli aspetti ancora sospesi fra passato e presente.

Blu di Jodhpur ,foto di Riccardo Beretti

Anzi, nell’ultima sezione della mostra, il confronto fra passato e presente è stringente e ricercato e testimonia i profondi cambiamenti del tempo.

Quando ha accettato di patrocinare la mostra – raccontano Beretti e Lomuscio dato il tema, il Comune ci ha proposto di considerare anche la raccolta fotografica del Fondo Camperio, e in particolare le immagini scattate personalmente o acquistate direttamente in quei luoghi da Giulio e Filippo, per verificare se ci fosse qualche corrispondenza.”

E, sorpresa fra le sorprese, nell’esaminare le vecchie immagini color seppia si è scoperto che l’occhio dei 2 giovani fotografi si era soffermato addirittura sugli stessi luoghi dei Camperio, 120 anni dopo.

Ecco allora l’immagine di allora e di oggi del Buddha monumentale di Kamakura, in Giappone; una strada commerciale a Singapore; una vista sul fiume a Shangai.

Il confronto permette di apprezzare non solo le trasformazioni dei luoghi ma anche i pregi e i limiti dati dalla tecnica e dai mezzi fotografici: sfumate e quasi sognanti quelle dei Camperio, incise e sature di colore quelle di Riccardo Beretti e Alberto Lomuscio.

Un taxi a Tokyo, foto di Alberto Lomuscio

“Fotografiamo – dicono – ovviamente con fotocamere digitali ma le teniamo impostate sulla modalità manuale per dare comunque il nostro tocco alla macchina.

Niente telefono, invece, “se non per una prima visione immediata delle immagini perchè come strumento è troppo limitante per la qualità e mai foto in posa e organizzate.”

Preferisce l’iconicità dei landscape Lomuscio mentre Beretti cerca la forza ritratti; Lomuscio scatta “perchè guardare le foto significa non smettere di ricordare”, Beretti per “documentare come vedo il viaggio e perchè i ritratti rispecchiano la cultura di un paese.”

Questa è loro prima mostra ma già è arrivata la proposta dal Circolo Amici per una serata di presentazione ai soci.

All’inaugurazione di ieri mattina, da sinistra: Matteo Andreoni, presidente Officine Samovar; Valeria Bassani, assessora alla Cultura; Alberto Lomuscio e Riccardo Beretti.

Asia 16 – 24 è promossa da Officine Samovar e patrocinata dal Comune di Villasanta assessorato alla Cultura.

Sarà possibile visitarla fino a domenica 6 ottobre, tutto il giorno durante il fine settimana e da martedì a venerdì negli orari di apertura della biblioteca.

Nella gallery, lo ieri e l’oggi di alcuni luoghi iconici. Nell’ordine: il Buddha di Kamakura, Giappone; la grande muraglia, Cina; North Bridge road (denominazione odierna) a Singapore.

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