Si spense nella notte fra il 15 e il 16 luglio 1961. A quattro giorni dai suoi trentun’anni. Svuotato di energie, inchiodato per sei interminabili giorni nella tempesta infinita del Colle dell’Innominata, oltre i quattromila metri sul Pilone centrale del monte Bianco. Portato via con altri tre alpinisti francesi incontrati in quota. Vinto, se si può dire, dall’eccesso di generosità. Una tragedia alpina che è scritta nella storia.
Il 16 luglio prossimo sarà il 60° anniversario della scomparsa di Andrea Oggioni. Chi ha la mia età sentirà riaffiorare quel senso di lutto familiare che avvolse tutta la nostra comunità in quei giorni bui. Chi invece questo nome l’ha conosciuto in tempi più recenti; per la dedica della scuola elementare di piazza Daelli o perché dalla parte opposta del paese la piazza d’ingresso porta appunto il nome di Andrea, avrà modo di mettere a fuoco una vicenda umana che non ha perso nulla del suo valore.
Il Punto ha deciso di rendere omaggio alla figura di questo villasantese straordinario. Lo farà con una serie di puntate settimanali che ci accompagneranno fino a quell’anniversario. E, per farlo, si avvarrà dei diari di Andrea, quaderni a righe su cui con calligrafia minutissima, registrava tutto di sé; paure ed emozioni, successi e rinunce. La narrazione in prima persona di imprese alpinistiche eccezionali e delle suggestioni interiori conseguenti alle conquiste.
La storia di vita brevissima e intensa di un uomo umile e schivo. Aggrappato all’amicizia e alla roccia con la medesima, travolgente passione.
E perché no. Con la remota speranziella che qualche alunno della “Oggioni” si lasci influenzare…è da anni che Villasanta attende un erede di Andrea e, a ben guardare, fuori dalla finestra verso Nord, il panorama non è affatto mutato. E’ lo stesso che folgorò lo sguardo di Andrea. Tanti anni fa.
I testi sono tratti da “Le mani sulla roccia” di Andrea Oggioni, edizioni Nordpress – Chiari (Bs). Si ringrazia Vivalda Edizioni, Torino e Priuli & Verlucca – Ivrea.
Un ringraziamento particolare a Franco Citterio, a Franca Cambiaghi, presidentessa della sez. C.A.I. “Andrea Oggioni” di Villasanta, a Mario Bonati e Domenico Rigoni.
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